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La situazione dei diritti umani nel 2018 Le donne in prima linea nella lotta per i diritti umani
Nel 2018, ovunque nel mondo, le donne si sono battute in prima linea per i diritti umani. Lo afferma Amnesty International nel presentare il proprio bilancio dello stato dei diritti umani nel mondo per quest’anno. Amnesty mette in guardia sul crescente razzismo e l’aumento dell’odio verso nei confronti di donne, lesbiche, gay e transgender. Diritti e libertà conquistate in seguito a lunghe lotte sono sempre più messi in discussione. Anche in Europa, Amnesty rileva un aumento dell'odio, dell'intolleranza e della discriminazione e una riduzione del margine di manovra della società civile. Amnesty invita gli Stati membri dell'UE e la Svizzera ad intensificare gli sforzi di politica estera per promuovere i diritti umani. -
Europa Legislazioni obsolete danneggiano le vittime di stupro
Secondo l’ultimo sondaggio dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, una donna su 20 in Europa è stata stuprata a partire dall’età di 15 anni: nove milioni. Nonostante questi dati scioccanti, pochi stati europei considerano seriamente questo reato nelle leggi, come invece dovrebbe essere. -
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne La tua mano contro la violenza! il 25 novembre a Lugano
Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Da sempre Amnesty International è in prima linea a denunciare e prevenire la violenza sulle donne e le discriminazioni sistematiche di genere. Quest'anno la mobilitazione si farà in via Cattedrale, nel centro di Lugano, in collaborazione con il Gruppo DAISI (Donne Amnesty International Svizzera Italiana) e con membri dei gruppi giovani dell'organizzazione presenti sul territorio.
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