-
Stop alle violenze sessuali 37’000 persone chiedono una revisione del Codice penale in materia di reati contro l’integrità sessuale in Svizzera
Nell'ambito dei "16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne" e precisamente sei mesi dopo la pubblicazione di cifre scioccanti sull'entità della violenza sessuale in Svizzera, Amnesty International ha consegnato a Berna la petizione "Giustizia per le vittime di violenza sessuale". Insieme ad Amnesty International 37'000 persone e 37 organizzazioni chiedono delle misure efficaci contro le violenze sessuali sulle donne e una riforma del diritto penale in materia di reati contro l’integrità sessuale, ormai obsoleto. -
Irlanda: Dopo 158 anni l’aborto non è più un reato
A mezzanotte e un minuto del 22 ottobre 2019 l’aborto è diventato legale in Irlanda del Nord. Questa importante riforma è stata resa possibile dall’assenza di un governo nord-irlandese, che perdura dall’inizio del 2017 e ha consentito al Parlamento di Londra di legiferare direttamente, tra l’altro rendendo legali anche i matrimoni tra persone dello stesso sesso -
Violenze sessuali sulle donne Il sessismo al cuore della cyber-violenza
Fenomeno recente e ancora sottovalutato, le cyber-violenze colpiscono le donne in modo sproporzionato. Questi attacchi virtuali, caratterizzati da un pubblico quasi illimitato e una rapidità di diffusione, hanno delle conseguenze molto concrete. Articolo di Emilie Mathys, pubblicato nella rivista AMNESTY n.98, giugno 2019 -
Violenze sessuali sulle donne Il difficile cammino della giustizia
Le vittime di violenze sessuali che si affidano alla giustizia devono essere pronte ad affrontare domande critiche e accettare l’assoluzione del loro aggressore. Tre consulenti professionisti ci raccontano la loro quotidianità. Articolo di Carole Scheidegger, pubblicato nella rivista AMNESTY n.98, giugno 2019 -
Violenze sessuali sulle donne Smontare le rappresentazioni sociali
Le aggressioni sessuali sono l’espressione di rapporti gerarchici tra uomini e donne che perdurano nonostante ci si interroghi sulla questione di una mascolinità dominante. Il caso Weinstein e il movimento #Metoo abbiano liberato la parola delle donne, ma la possibilità che la giustizia condanni gli autori di stupro rimangono estremamente basse. Il punto con la sociologa Marylène Lieber. Intervista di Nadia Boehlen pubblicata sulla rivista AMNESTY n.98, giugno 2019
Pagina 7 di 12