-
Pena di morte 2021 Aumento delle esecuzioni a livello mondiale – Iran e Arabia Saudita i maggiori esecutori
Nel 2021 si è registrato un aumento preoccupante di esecuzioni e condanne a morte mentre alcuni dei boia più prolifici al mondo sono tornati a operare come al solito e i tribunali si sono liberati dalle restrizioni legate al Covid-19. È quanto afferma Amnesty International nel presentare il proprio rapporto annuale della pena di morte nel mondo. -
Covid-19 L'attacco globale alla libertà di espressione sta avendo un impatto pericoloso sulla crisi della salute pubblica
In tutto il mondo gli attacchi alla libertà di espressione da parte dei governi combinati con un dilagare della disinformazione durante la pandemia di Covid-19 hanno avuto un impatto devastante sulla capacità delle persone di accedere a informazioni accurate e tempestive utili per aiutarle a far fronte alla crisi sanitaria globale. È quanto afferma Amnesty International in un nuovo rapporto. -
Etiopia/Eritrea Il massacro di centinaia di civili di Axum da parte dell’esercito eritreo può essere considerato un crimine contro l'umanità
Il 28 e 29 novembre 20202, le truppe eritree che combattono nello stato etiope del Tigray hanno sistematicamente ucciso centinaia di civili disarmati nella città settentrionale di Axum. I militari hanno aperto il fuoco nelle strade e condotto incursioni casa per casa in un massacro che potrebbe equivalere a un crimine contro l'umanità. Lo afferma Amnesty International in un nuovo rapporto. -
Covid-19 Personale sanitario in pericolo di fronte alla pandemia
I governi devono essere ritenuti responsabili della morte di operatori sanitari e di lavoratori essenziali lasciati senza difese di fronte al Covid-19. Un rapporto di Amnesty documenta le esperienze degli operatori sanitari di tutto il mondo, e rivela che, stando ai dati disponibili, sono più di 3000 gli operatori sanitari morti di Coronavirus nel mondo - una cifra che è probabilmente sottostimata. -
Rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani 2019 - Africa Conflitti armati e repressione statale alimenta un cocktail di violazioni dei diritti umani
Nell'Africa subsahariana, i manifestanti hanno sfidato pallottole e pestaggi per difendere i propri diritti a dispetto dei continui conflitti e della repressione da parte dello Stato. Lo ha dichiarato Amnesty International nel presentare il proprio Rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nella regione.
Pagina 1 di 10