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Pena di morte 2021 Aumento delle esecuzioni a livello mondiale – Iran e Arabia Saudita i maggiori esecutori
Nel 2021 si è registrato un aumento preoccupante di esecuzioni e condanne a morte mentre alcuni dei boia più prolifici al mondo sono tornati a operare come al solito e i tribunali si sono liberati dalle restrizioni legate al Covid-19. È quanto afferma Amnesty International nel presentare il proprio rapporto annuale della pena di morte nel mondo. -
L’apartheid di Israele contro la popolazione palestinese Un crudele sistema di dominazione e un crimine contro l’umanità
Le autorità israeliane devono essere chiamate a rendere conto del crimine di apartheid contro i palestinesi. Lo afferma Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto. Il documento descrive dettagliatamente come Israele metta in atto un sistema di oppressione e dominazione nei confronti della popolazione palestinese, ovunque eserciti il controllo sui loro diritti. Questo include palestinesi che vivono in Israele e nei Territori palestinesi occupati (TPO), e le rifugiate in altri paesi. -
Libia Gravi violazioni dei diritti umani nei centri di detenzione per rifugiati – l’Europa deve fermare i rimpatri
Nuove prove di gravissime violazioni dei diritti umani ai danni di uomini, donne e bambini intercettati durante la traversata del Mediterraneo e rimpatriati con la forza nei centri di detenzione in Libia, evidenziano le orribili conseguenze della cooperazione in corso tra Europa e Libia in materia di migrazione e controllo delle frontiere. Lo afferma Amnesty International in un rapporto. -
Mondiali di calcio in Qatar La FIFA deve agire!
In vista delle partite di qualificazione per la Coppa del mondo del Qatar del 2022, Amnesty International chiede alla Fifa di usare la propria influenza sulle autorità del Qatar per contribuire mettere fine agli abusi nei confronti dei lavoratori migranti. -
Siria 10 anni dopo l’inizio della crisi, la giustizia è più importante che mai
In occasione del 15 marzo, decimo anniversario dell’inizio della crisi della Siria, Amnesty International ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza a superare la paralisi causata dall’esercizio del diritto di veto e a chiedere che i responsabili delle violazioni dei diritti umani siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
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