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Ethnic profiling/Caso Wa Baile Amnesty interviene alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Amnesty International partecipa come terzo interveniente davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella causa di Mohamed Wa Baile contro la Svizzera. Si tratta di stabilire se il controllo di polizia che Mohamed Wa Baile ha subito a Zurigo nel 2015 sia da considerarsi come una discriminazione razziale. Nella suo intervento, l'organizzazione per i diritti umani sottolinea le gravi mancanze da parte della Svizzera nel prevenire e investigare efficacemente il profilaggio etnico. -
Europa I lockdown espongono pregiudizi razziali discriminazione da parte della polizia
Le forze di polizia che applicano le misure del lockdown Covid-19 in tutta Europa hanno preso di mira in modo sproporzionato le minoranze etniche e i gruppi emarginati con atti di violenza, controlli d'identità discriminatori, quarantene forzate e multe. Lo afferma Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto. -
Stati Uniti: Fermare violenze di polizia contro manifestanti Black Lives Matter
Le forze di polizia di tutti gli Stati Uniti hanno commesso diffuse e gravi violazioni dei diritti umani contro manifestanti che protestavano contro le uccisioni illegali di persone di colore e chiedevano una riforma della polizia. Lo afferma oggi Amnesty International nel lanciare una mappa interattiva degli episodi di violenza della polizia e una nuova campagna che chiede cambiamenti sistemici nella polizia. -
Petizione Giustizia per George Floyd
“Per favore, non riesco a respirare“, sono state le ultime parole pronunciate da George Floyd a Minneapolis, il 25 maggio, mentre un agente di polizia premeva con un ginocchio sul suo collo per oltre sette minuti. “Sto per morire!” continuava a dire George, con i polsi ammanettati dietro la schiena. Quando finalmente l’agente di polizia ha deciso di togliere il ginocchio dal collo di George, il suo corpo non rispondeva più. È stato poi portato in ospedale dove è stato dichiarato morto. -
Iran Progetti di legge che riducono le donne a macchine per produrre bambini
In Iran l’adozione di due progetti di legge potrebbe avere gravi conseguenze sulle vite delle donne che non hanno figli. I testi in discussione potrebbero infatti imporre gravi limitazioni sull’uso dei contraccettivi e sulle possibilità di accedere al mercato del lavoro. Lo rende noto Amnesty International in un rapporto pubblicato mercoledì 11 marzo 2015.
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