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Aiuto d’urgenza: una via senza uscita 20'000 firme a sostengono della petizione
Amnesty International, Solidarités sans frontières, l’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) e l’Osservatorio svizzero sul diritto d’asilo e degli stranieri hanno consegnato oggi una petizione accompagnata da oltre 20'000 firme alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga. I firmatari chiedono di alleviare il regime dell’aiuto urgente al quale sono sottomessi i richiedenti l’asilo respinti o toccati da una decisione di non entrata in materia. Le firme sono state raccolte dalle quattro organizzazioni nell’ambito di una campagna lanciata nel mese di febbraio che ha toccato tutta la Svizzera, e nata per protestare contro le condizioni precarie e spesso problematiche alle quali sono sottomesse le persone che dipendono da questo regime. -
Brindiamo alla libertà
I migliori momenti della festa per il 50esimo di Amnesty International organizzata dal Gruppo Ticino a Bellinzona, sabato 28 maggio 2011. -
Libia CPI: Mandato di cattura per Gheddafi
I giudici della Corte penale internazionale hanno accolto la richiesta di emissione di un mandato di cattura per il colonnello libico Muammar Gheddafi, per suo figlio Saif al-Lsiam Gheddafi e per il capo dei servizi segreti Abdallah al Sanussi, sospettati di crimini contro l'umanità, tra cui omicidio e persecuzione. Per Amnesty International, i tre ricercati vanno ora arrestati e consegnati alla Corte penale internazionale. -
Cina Ai Weiwei rilasciato su cauzione ma non basta
Amnesty International ha chiesto alla comunità internazionale di non accontentarsi del rilascio su cauzione di Ai Weiwei, detenuto senza accusa dal 3 aprile al 22 giugno, e di continuare a protestare per gli arresti degli attivisti realizzati a partire da febbraio. -
Iran Un difensore dei diritti umani testimonia dopo la sua liberazione
Emadeddin Baghi, un difensore dei diritti umani iraniano tra i più critici del regime, è stato liberato lunedì 20 giugno 2011. Ha detto a Amnesty International che la sua lotta continuerà, poiché sono ancora numerosi gli iraniani incarcerati ingiustamente.
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