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Liberate i 5! Quando difendere la libertà religiosa e culturale porta alla prigione
Rinchen Tsultrim era un monaco del monastero di Nangshig, nella prefettura autonoma tibetana di Aba, nella provincia del Sichuan. Dopo un'ondata di disordini in Tibet nel 2008, ha iniziato a esprimere le sue opinioni via WeChat e sul suo sito, "Scetticismo sul Tibet". Il governo cinese ha cercato di farlo tacere, come fa con tutte le minoranze etniche, culturali e religiose. -
Liberate i 5! Radiato per il suo impegno verso gli emarginati
Gao Zhisheng è uno dei più rispettati avvocati cinesi per i diritti umani. Nel 2001, il Ministro della Giustizia lo ha nominato uno dei "migliori 10 avvocati" del paese per il suo lavoro pro bono in casi di interesse pubblico. Tuttavia, alla fine del 2005, l'Ufficio Municipale di Giustizia di Pechino ha cancellato la sua licenza per esercitare e ha sospeso l'attività del suo studio legale. Anche oggi, gli avvocati cinesi sono spesso messi a tacere. -
Liberate i 5! Dietro le sbarre per aver denunciato la tortura
Li Qiaochu è una nota femminista e difensore dei diritti umani. Da tempo si occupa di parità, di diritti dei lavoratori, delle donne e di altri membri della società cinese. Il suo arresto non è un caso isolato: attivisti e i difensori dei diritti umani sono ora sistematicamente presi di mira dalle autorità cinesi. -
Liberate i 5! In carcere per aver denunciato la repressione degli uiguri
Ilham Tohti è un rinomato intellettuale uiguro, ex professore di economia all'Università Centrale delle Nazionalità di Pechino. Ha lavorato per 20 anni per promuovere una migliore comprensione tra Uiguri e Han. -
Liberate i 5! La via crucis dei giornalisti indipendenti in Cina
Zhang Zhan, ex avvocata, è una citizen journalist che si è espressa su questioni politiche e di diritti umani nel suo paese. Il suo arresto illustra la censura e il controllo dei giornalisti da parte delle autorità cinesi.
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