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Amnesty International e Omega Research Foundation Necessario inquadrare il commercio di strumenti di tortura
Il mondo deve agire con urgenza per proibire il commercio globale di attrezzature pro-gettate per infliggere dolore e lesioni atroci. Lo affermano Amnesty International e la Omega Research Foundation alla vigilia di una riunione ad alto livello delle Nazioni Unite sul "commercio della tortura". In un nuovo rapporto, Ending the Torture Trade: The Path to Global Controls on the 'Tools of Torture', le organizzazioni hanno anche chiesto controlli sulle attrezzature convenzionali in dotazione alla polizia affinché si possa garantire che esse non finiscano in mano ad autori di violazioni dei diritti umani. -
Svizzera Tunisia Nessuna giustizia per una vittima di torture: la sentenza della CEDU è un’occasione mancata
Una sentenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo (CEDU che impedisce a una vittima di tortura di chiedere giustizia in Stati stranieri rappresenta un arretramento importante che di fatto sfocia nell'impunità e potrebbe negare giustizia a migliaia di sopravvissuti, ha dichiarato oggi Amnesty International. -
Sud Sudan Necessario affrontare le conseguenze devastanti del conflitto sulla salute mentale
Persone costrette a mangiare carne umana e a sbudellare cadaveri: sono solo alcune tra le migliaia di persone che – in un paese afflitto da una cronica mancanza di assistenza sanitaria per le malattie men-tali – soffrono a causa dei traumi subiti e dello stress psicologico causato dalla guerra civile del Sud Sudan, iniziata nel 2013. Lo denuncia Amnesty International, nel quinto anniversario dalla nascita del paese. -
Siria : le pratiche segrete del governo nel carcere di Saydnaya Impiccagioni di massa e politica dello sterminio
Un nuovo agghiacciante rapporto di Amnesty International rivela la campagna di esecuzioni extra giudiziali attraverso impiccagioni di massa condotta dal governo siriano nel carcere di Saydnaya. Tra il 2011 e il 2015, ogni settimana e spesso due volte alla settimana, gruppi fino a 50 persone venivano portati fuori dalle proprie celle e impiccate. Nel corso di cinque anni fino a 13’000 persone, la maggior parte delle quali civili ritenuti oppositori del governo, sono state impiccate in secreto a Saydnaya. -
Italia-Egitto Un anno dopo: verità per Giulio Regeni
Giulio Regeni era un cittadino italiano e uno studente di dottorato presso l’Università di Cambridge, nel Regno Unito. Stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto nel periodo successivo al 2011, quando finì il governo di Hosni Mubarak. È stato ucciso un anno fa.
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