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8 marzo, Giornata internazionale della donna La discriminazione, causa della mortalità femminile in Burkina Faso
In Burkina Faso ogni anno oltre 2’000 donne muoiono a causa di complicazioni legate alla gravidanza o al parto. Vite che l’accesso alle cure adeguate avrebbe permesso di salvare. La discriminazione impedisce alle donne di beneficiare dei servizi di salute sessuale e riproduttiva. Questa la conclusione di un rapporto dedicato alla salute materna in questo paese dell’Africa Occidentale pubblicato da Amnesty International. In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, l’organizzazione lancia delle azioni rivolte al governo burkinabé, esortato a rispettare il diritto alla salute delle donne. In Svizzera Amnesty International parteciperà alla manifestazione nazionale a favore dei diritti delle donne prevista il 13 marzo a Berna e raccoglierà firme indirizzate alle autorità del Burkina Faso. -
Svizzeri trattenuti in Libia Amnesty International esige la liberazione di Max Göldi
Amnesty International ritiene che Max Göldi non dovrebbe essere in carcere e lancia un’azione per chiedere la sua liberazione immediata alle autorità libiche. Attualmente l’organizzazione non ha ... -
Due detenuti uiguri potranno iniziare una nuova vita Amnesty International saluta la decisione del Consiglio federale
Amnesty International esprime la sua soddisfazione dopo la decisione del Consigli federale di accogliere due detenuti di Guantanamo di origine uigura che gli Stati Uniti sono pronti a rilasciare. L’organizzazione per la difesa dei diritti umani ringrazia il Canton Giura per questo importante gesto umanitario. Il Consiglio federale ha mantenuto la parola data. Il 16 dicembre 2009, infatti, la Consigliera federale Eveline Widmer Schlumpf aveva dichiarato che il caso dei due fratelli era stato studiato nei minimi dettagli e che entrambi adempivano ai criteri necessari per un’ammissione in Svizzera. -
Ammissione per motivi umanitari di due uiguri Bahtiyar e Arkin Mahnut sono benvenuti in Svizzera
Bahtiyar e Arkin Mahnut sarebbero molto felici di poter iniziare una nuova vita in Svizzera. I due fratelli non rappresentano un pericolo per la nostra sicurezza e, al contrario, adempiono tutti i criteri necessari all’ammissione per motivi umanitari. Lo ha spiegato la loro avvocatessa americana in una conferenza stampa tenutasi oggi - vigilia del primo anniversario dell’annuncio della chiusura di Guantanamo da parte del presidente Barack Obama. La causa dei due fratelli è stata sostenuta anche dalla Consigliera agli Stati giurassiana Anne Seydoux-Christe, che si è espressa a favore dell’accoglienza da parte del suo Cantone. La comunità uigura presente in Svizzera si è detta pronta a collaborare, sostenendo i due uomini nel processo di integrazione. -
8 anni dall’apertura di Guantanamo Chiusura del centro di detenzione e ammissione in Svizzera di due uiguri
L’11 gennaio 2010 ha marcato l’ottavo anniversario dall’apertura, da parte delle autorità statunitensi, del campo di prigionia nella base di Guantanamo, a Cuba. Nonostante la promessa del presidente ...
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