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Assemblea generale Amnesty Svizzera No all'applicazione alla cieca del trattato di Dublino
I membri della Sezione svizzera di Amnesty International, riuniti in Assemblea generale a Basilea, hanno adottato un appello contro l’applicazione alla cieca del trattato di Dublino. I militanti hanno pure chiesto la creazione di una legge anti-discriminatoria per la protezione dei diritti delle persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Intersessuali). Amnesty Svizzera si impegna pure per la liberazione dei giornalisti imprigionati in Turchia. -
Russia Stop alla persecuzione degli omosessuali in Cecenia - La Svizzera deve concedere l’asilo
Oltre mezzo milione di persone chiedono, con Amnesty International, che la Cecenia metta imme-diatamente fine alla spaventosa persecuzione nei confronti delle persone omosessuali in Cecenia. In un appello Amnesty International e organizzazioni svizzere per la difesa dei diritti delle persone LGBTI chiedono al Consiglio federale che la Svizzera conceda la protezione alle vittime cecene di persecuzione motivata dall’orientamento sessuale. -
Svizzera Amnesty saluta il “Sì” alla protezione da odio e discriminazione
Anche in Svizzera lesbiche, gay e bisessuali saranno finalmente protetti da odio e discriminazione. Con la maggioranza dei voti favorevoli, i votanti svizzeri hanno approvato l’estensione della norma penale antirazzismo per includere anche l’orientamento sessuale – secondo Amnesty un passo importante verso una protezione estesa dei diritti della comunità LGBTI*. -
9 febbraio - Votazione sull’ampiamento della norma penale antirazzista Sì alla protezione dall’odio e dalla discriminazione basati sull’orientamento sessuale
La Svizzera è (ancora) un caso particolare: nella maggior parte dei Paesi europei, l'incitamento all'odio e alla discriminazione nei confronti di lesbiche, gay e bisessuali è da tempo un reato penale. A ragione: gli incitamenti pubblici all'odio e alla discriminazione violano i diritti fondamentali degli interessati e quindi non rientrano nel diritto alla libertà di espressione. Amnesty International accoglie quindi con favore la prevista estensione della norma penale antirazzismo come la chiusura, da tempo attesa, di una grave lacuna della legge. -
Combattiamo assieme l’odio: per un chiaro SÌ il 9 febbraio
Lanciata ufficialmente anche nella Svizzera italiana la campagna per il sì alla modifica legislativa dell’art. 261bis del Codice Penale, sottoposta a votazione popolare il 9 febbraio 2020. È importante e urgente che le persone lesbiche, gay e bisessuali siano protette da appelli all’odio e discriminazioni. In conferenza stampa un’ampia alleanza di associazioni e partiti ha spiegato le ragioni per il proprio sì.
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