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Myanmar Meta deve risarcire i Rohingya per il ruolo svolto nella pulizia etnica
Meta dovrebbe risarcire immediatamente i Rohingya per il ruolo svolto da Facebook nella pulizia etnica nei confronti di questa minoranza perseguitata. È quanto ha dichia-rato Amnesty International, in occasione del sesto anniversario della brutale operazione dei militari del Myanmar, che hanno violentato donne e ragazze Rohingya, bruciato interi villaggi e ucciso migliaia di persone. -
Responsabilità delle imprese Sanare l'industria delle batterie - Amnesty International presenta una lista di principi
Garantire catene di approvvigionamento pulite e verdi per la produzione di batterie deve essere una priorità per le aziende e i governi nella fase di ripresa dopo la pandemia. Lo afferma Amnesty International, nel pubblicare una serie di principi per garantire che la produzione di batterie al litio - che alimentano veicoli elettrici e molti dispositivi elettronici, e che sono essenziali nella lotta contro il cambiamento climatico - non sia legata a violazioni dei diritti umani o danni ambientali. -
No all’iniziativa per multinazionali responsabili «Prendiamo le imprese in parola!»
Il 50,7 % della popolazione si è espresso oggi in favore dell’Iniziativa per multinazionali responsabili. Il testo è però stato respinto dalla maggioranza dei Cantoni. L’Iniziativa avrebbe obbligato le multinazionali con sede in Svizzera al rispetto dei diritti umani e delle norme ambientali anche nelle proprie operazioni all’estero. Alexandra Karla, direttrice di Amnesty International Svizzera, ha commentato il risultato: -
La corsa al Black Friday non va pagata con la salute e la sicurezza dei lavoratori di Amazon
Le persone che lavorano per Amazon hanno messo in pericolo la salute e la sicurezza dall'inizio della pandemia COVID-19, ma la loro capacità di parlare e di contrattare collettivamente è ostacolata dal gigante del commercio online. È quanto afferma oggi Amnesty International. -
Iniziativa per multinazionali responsabili Campagna lanciata in Ticino
Se imprese come Glencore o Syngenta avvelenano l’acqua potabile oppure violano i diritti umani, devono rispondere delle proprie azioni. È quanto chiede l’Iniziativa per multinazionali responsabili, sottoposta a voto popolare il 29 novembre 2020 e sostenuta da un’ampia coalizione.
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