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Rapporto annuale 2014 -2015 La brutalità dei gruppi armati esige nuove risposte
In occasione del lancio del suo rapporto annuale, Amnesty International sollecita i leader mondiale a agire con urgenza di fronte alla mutata natura dei conflitti e a proteggere i civili dall’orribile violenza degli stati e dei gruppi armati. L’organizzazione teme un aumento del numero dei civili esposti ad abusi da parte di gruppi armati, il moltiplicarsi del numero degli attacchi contro la libertà di espressione e il peggioramento della crisi dei rifugiati. -
Libia occidentale Miliziani rivali commettono gravi abusi, tra cui crimini di guerra
Secondo un nuovo rapporto di Amnesty International, le milizie e i gruppi armati che si stanno scontrando nella Libia occidentale stanno commettendo gravi abusi, compresi crimini di guerra. -
Israele/Gaza Bombardamento di un ospedale, possibili crimini di guerra commessi da entrambe le parti
Il continuo bombardamento di abitazioni civili in diverse zone della Striscia di Gaza, così come quello di un ospedale, si aggiunge all'elenco dei possibili crimini di guerra che richiedono, secondo Amnesty International, un'urgente indagine internazionale indipendente. -
Ucraina Stop ai rapimenti e alla tortura
In Ucraina orientale attivisti, manifestanti e giornalisti sono stati picchiati e sottoposti ad altre forme di tortura. A sostenerlo è Amnesty International sulla base di prove raccolte sul campo negli ultimi tre mesi. -
Libano Rifugiati siriani in difficoltà: il mondo sta a guardare
In Libano molti rifugiati siriani non hanno accesso alle cure sanitarie di base. La situazione è così grave che alcuni di loro scelgono di tornare in Siria per ottenere le cure di cui necessitano. È quanto sostiene Amnesty International in un nuovo rapporto. La comunità internazionale deve agire ora. Anche la Svizzera deve accogliere più rifugiati siriani.
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