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Afghanistan “Un anno di promesse mancate, durissime restrizioni e violenza”
Da quando hanno preso il potere in Afghanistan un anno fa, i talebani hanno lanciato un attacco a tutto tondo contro i diritti umani, perseguitando le minoranze, stroncando violentemente le proteste pacifiche, sopprimendo i diritti delle donne e ricorrendo alle sparizioni forzate e alle esecuzioni extragiudiziali per seminare paura tra la popolazione. -
Russia-Ucraina Valutazione interna del rapporto sull'Ucraina
Il comunicato stampa di Amnesty International sulle violazioni del diritto internazionale umanitario da parte dell'esercito ucraino, pubblicato il 4 agosto 2022, è stato accolto con incomprensione e forti reazioni. Ci rammarichiamo profondamente e ci scusiamo per la rabbia e la delusione che la comunicazione in relazione a questo documento ha suscitato nei nostri colleghi in Ucraina, nella società civile ucraina e tra le persone che ci sostengono. Amnesty ha deciso di condurre un'indagine completa sul processo che ha portato alla pubblicazione del comunicato stampa. -
Russia-Ucraina Dichiarazione sul comunicato stampa del 4 agosto circa le tattiche di guerra delle forze ucraine
Amnesty International è profondamente rammaricata per le reazioni di rabbia e sgomento suscitate dal comunicato stampa del 4 agosto circa le tattiche di guerra delle forze ucraine. -
Russia-Ucraina “La condotta di guerra delle forze ucraine ha messo in pericolo la popolazione civile”
Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari. Gli attacchi russi che sono seguiti hanno ucciso civili e distrutto infrastrutture civili. -
Myanmar Nuovo rapporto: la tortura per stroncare l’opposizione
In un nuovo rapporto pubblicato oggi, Amnesty International ha denunciato che nelle prigioni e nei centri d’interrogatorio di Myanmar persone arrestate per essersi opposte al colpo di stato militare del febbraio 2021 vengono regolarmente sottoposte a torture e ad altri trattamenti crudeli e degradanti.
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