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Rapporto Annuale 2015/2016 Le istituzioni che proteggono i diritti umani sono in pericolo
Il sistema internazionale di protezione dei diritti umani rischia di andare in fumo mentre interessi nazionali a corto termine e drastici giri di vite in materia di sicurezza hanno condotto a un assalto su larga scala contro le libertà fondamentali. Questo l’avvertimento lanciato da Amnesty International nel presentare il proprio Rapporto annuale 2015/2016 sulla situazione dei diritti umani nel mondo. Un avvertimento che tocca anche la Svizzera, dove iniziative popolari creano un clima ostile verso i diritti umani. -
Iran: un annno dopo le elezioni, in aumento la repressione del dissenso
A un anno dalle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009, Amnesty International ha diffuso un rapporto che denuncia l'aumento della repressione nei confronti del dissenso, che ha significato la prigione per giornalisti, studenti, attivisti politici, difensori dei diritti umani ed esponenti del clero. -
Ridurre la povertà I diritti dell’uomo devono essere centrali per la realizzazione degli Obiettivi del Millennio
Una delegazione di Amnesty International parteciperà, dal 20 al 22 settembre, al summit delle Nazioni Unite dedicato agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. I rappresentanti dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani esorteranno gli Stati membri a impegnarsi concretamente per il rispetto dei diritti umani, in particolare quelli delle persone più povere. -
Rapporto Annuale 2010 Una spaccatura nella giustizia mondiale
Il 2009 è stato un anno fondamentale per la giustizia internazionale. Ciononostante, la spaccatura dovuta alle lacune esistenti nella giustizia globale è stata acuita dal potere della politica, afferma oggi da Amnesty International nel presentare il suo bilancio annuale della situazione dei diritti umani nel mondo. Nel capitolo dedicato alla Svizzera, Amnesty International denuncia l'aumento del razzismo e della xenofobia, in particolare durante la campagna sull'iniziativa contro i minareti. -
Statistiche sulla pena di morte 2009 incomplete Amnesty International sfida la Cina dei segreti
Lo scorso anno, secondo una stima che non include la Cina, almeno 714 persone sono state messe a morte in 18 paesi, e almeno 2001 individui sono stati condannati alla pena capitale in 56 paesi. In occasione della pubblicazione del suo rapporto sulla pena di morte nel 2009, Amnesty International critica la Cina, dove ogni anno sono migliaia le persone condannate e messe a morte, ma dove i dati che riguardano la pena capitale rimangono un segreto di Stato. Il numero di paesi in cui non viene applicata la pena di morte è aumentato a 139.
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