Gulzar Duisjenova, Kirzighistan
Gulzar Duisjenova
© Amnesty International
Gulzar Duisjenova non si lascia abbattere, mai. Nel 2002 ha perso l’uso delle gambe in seguito a un incidente stradale. Da allora consacra la sua vita a lottare affinché le persone disabili possano vivere una vita dignitosa e spostarsi liberamente. È quotidianamente vittima di discriminazione, in una società in cui si ritiene che le donne non si debbano esprimere e che considera le persone portatrici di handicap come “invalide”. Scopri la storia di Gulzar.
Chiedi al Kirzighistan di sostenere la lotta di Gulzar Duisjenova affinché questa situazione cambi!
Atena Daemi, Iran
Atena Daemi
© Amnesty International
Come molti altri, Atena Daemi, sogna che la pena di morte sia abolita in Iran. Ha pubblicato dei post su Facebook, Twitter e Instagram, distribuito volantini e partecipato a manifestazioni pacifiche. Contro ogni logica queste semplici azioni sono considerate delle “prove” per condannarla a sette anni di carcere. Il suo processo è durato solo 15 minuti, e in prigione ha subito violenze e trattamenti degradanti. Questo è solo un ulteriore esempio della crudeltà con cui le autorità iraniane tentano di ridurre al silenzio la militanza pacifica. La storia di Atena.
Di anche tu all’Iran: Atena Daemi deve essere subito liberata!
Vitalina Koval, Ucraina
Vitalina Koval
© Amnesty International
Vitalina Koval lavora sodo per sostenere la comunità LGBTI della sua città, Uzhorod (Ucraina). Questo nonostante sia stata aggredita dopo aver organizzato una manifestazione pacifica in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, l’8 marzo 2018. L’aggressione subita da Vitalina non è un caso unico: da diversi anni ormai si assiste a un aumento generalizzato delle intimidazioni da parte di gruppi di estrema destra attivi in Ucraina. Vitalina e le persone che si battono per i diritti della comunità LGBTI non cederanno alla paura e all’odio: dobbiamo sostenerli! Maggiori informazioni su Vitalina.
Geraldine Chacón
Geraldine Chacon.
© AI
Geraldine Chacón ha sempre sognato di difendere gli altri. Per questo motivo aiuta i giovani della sua città natale, Caracas (Venezuela): vuole assicurarsi che abbiano i mezzi per difendere i propri diritti. È perseguitata dalle autorità solo perché tenta di migliorare la vita nel suo paese. Per quattro mesi è stata detenuta in condizioni pietose e ora non ha il diritto di lasciare il Venezuela. Il suo caso rimane aperto: potrebbe venir nuovamente arrestata in qualsiasi momento, senza preavviso. Conosci meglio l'impegno di Geraldine per i diritti umani nel suo paese.
Chiedi alle autorità del Venezuela che smettano immediatamente di molestare Geraldine.
Nonhle Mbuthuma, Sudafrica
Nonhle Mbuthuma
© Amnesty International
Nonhle Mbuthuma lotta in nome della sua comunità, contro una società mineraria che vuole estrarre titanio dalle sue terre ancestrali. Per questo suo impegno ha subito intimidazioni e minacce, ed è anche sopravvissuta a un tentativo di assassinio. Qualcuno vuole ridurla al silenzio, ma lei non intende cedere: “Se prendete le mie terre, mi togliete anche la mia identità”. La storia di Nonhle e della sua lotta.
Chiedi al Sudafrica di proteggere Nonhle, subito!