Maratona di lettere 2022 Discriminate per aver difeso la propria identità

Le militanti LGBTQIA+ Yren Rotela e Mariana Sepúlveda sono state le prime persone trans a depositare una richiesta ufficiale di cambiamento di nome nel loro paese, il Paraguay. Una prima per il sistema giuridico del paese che in un primo momento ha accettato la richiesta, poi invalidata dai servizi della procura.

CHIEDI ALLE AUTORITÀ DEL PARAGUAY DI RICONOSCERE L'IDENTITÀ DELLE PERSONE TRANS

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Yren e Mariana vogliono vivere la loro vita liberamente e fare le cose che amano, come giocare a pallavolo, ballare e andare a teatro. Tuttavia, in quanto donne trans, Yren e Mariana sono impegnate a difendersi dalla discriminazione.

Hanno subito atti di bullismo, aggressioni fisiche e si sono viste impedire di parlare dei problemi che affrontano nella loro vita quotidiana. In Paraguay le persone trans non possono cambiare legalmente il proprio nome o ottenere documenti di identità che corrispondano alla loro identità di genere, oltre a subire altre pratiche discriminatorie. Questo significa che studenti e studentesse trans non possono ottenere diplomi scolastici con indicati i nomi che hanno scelto, fatto che rende difficile la ricerca di un lavoro. Questa disuguaglianza ha motivato Yren e Mariana a diventare attiviste e a impegnarsi per chiedere un cambiamento.

Ma protestare non è facile per le persone trans in Paraguay. Il paese è molto conservatore, e tratta le persone trans e la comunità LGBTIQ+ in generale in modo iniquo, cercando di renderle invisibili.

Per questo motivo, le proteste dei gruppi trans sono spesso vietate e in alcuni casi le manifestazioni sono state attaccate.

Yren e Mariana lottano da anni per cambiare legalmente il proprio nome. Se potessero ottenere dei documenti di identità che corrispondono alla loro identità di genere, significherebbe che lo Stato ha iniziato a riconoscere la loro esistenza come donne trans. Come dice Yren: "Sono venuta al mondo per mostrare chi sono, non per farmi dire chi sono".