SÌ. Secondo il diritto internazionale, nascondersi il viso o indossare una maschera può essere un modo per esprimersi nell’ambito di una manifestazione. Se sceglie di farlo, il diritto alla libertà di espressione e di riunione pacifica ti proteggono. Partecipare anonimamente è un mezzo legittimo per chi manifesta di evitare rappresaglie o proteggere il proprio diritto alla vita privata.
In casi eccezionali, quando i simboli mostrati incitano esplicitamente alla discriminazione, l'ostilità o la violenza, dovrebbero applicarsi delle limitazioni adeguate.
In Svizzera alcune leggi vietano di dissimulare il viso nello spazio pubblico.
Il Cantone di Ginevra, ad esempio, dal 2008 ha una "legge sulle manifestazioni in ambito pubblico" (LMDPu) che vieta espressamente "a chiunque partecipi a una manifestazione di (....) indossare, salvo deroga del Consiglio di Stato, un indumento che impedisca l'identificazione, un equipaggiamento protettivo o una maschera antigas" (Art. 6 comma 1 a) della LMDPu, traduzione Amnesty).
Il Ticino ha anche una legge specifica sulla dissimulazione del volto nello spazio pubblico (LDiss). Nel 2018, il Tribunale federale ha sottolineato che tale divieto generale dovrebbe essere revocato nel contesto dell'esercizio della libertà di riunione e di espressione e che chi partecipa a una manifestazione politica dovrebbe essere autorizzato a indossare una maschera, a condizione che gli obiettivi di ordine pubblico perseguiti dal divieto non siano compromessi.
A livello federale, dal 7 marzo 2021, l'articolo 10a della Costituzione federale statuisce che "nessuno può dissimulare il proprio viso negli spazi pubblici". Non esiste ancora una legge di attuazione di questo articolo e quindi non è ancora chiaro se verrà fatta un'eccezione nel contesto delle manifestazioni. Per maggiori informazioni sulle discussioni in corso sull’attuazione di questa legge, consulta la timeline di humanrights.ch.