Anni Lanz (a destra) con i suoi sostenitori, davanti al Tribunale del distretto di Briga, il 6 dicembre 2018 © Amnesty International
Anni Lanz (a destra) con i suoi sostenitori, davanti al Tribunale del distretto di Briga, il 6 dicembre 2018 © Amnesty International

Campagna «Liber@» Proteggere la solidarietà verso rifugiati e migranti!

9 aprile 2019
La Sezione svizzera di Amnesty fa campagna per incoraggiare e proteggere i difensori dei diritti di rifugiati e migranti. L’organizzazione chiede l’abrogazione delle leggi che limitano e reprimono il loro lavoro, in particolare l’articolo 116 della Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI).

Amnesty International si oppone alla criminalizzazione della solidarietà nei confronti dei rifugiati e migranti e si appella allo Stato affinché vegli per far sì che il diritto penale, civile ed amministrativo non siano utilizzati abusivamente per prendere di mira e molestare le persone che operano in questo senso. Gli Stati dovrebbero assicurarsi che le persone e le organizzazioni che difendono i diritti dei rifugiati e dei migranti possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro ed esente da qualsiasi minaccia di rappresaglie. La solidarietà deve essere incoraggiata invece di essere criminalizzata.

La Sezione svizzera di Amnesty International ha sostenuto diverse persone impegnate per la difesa dei migranti e dei rifugiati e che sono state perseguite dalle autorità svizzere per l’infrazione all’articolo 116 della Legge sugli Stranieri e l’integrazione (LStrI):

Flavie Bettex è stata condannata per aver sub-affittato, in totale trasparenza con le autorità cantonali, un appartamento ad un amico iraniano la cui domanda d’asilo era stata rifiutata. Sostenuta da Amnesty International in occasione del suo ricorso davanti al Tribunale distrettuale di Losanna, Flavie si è vista annullare la condanna.

Norbert Valley è stato arrestato da due poliziotti nel bel mezzo della messa, dopo aver prestato le chiavi della sua Chiesa e offerto un aiuto finanziario ad un amico togolese la cui domanda di asilo era stata respinta. Ha presentato ricorso contro la pena pecuniaria che gli è stata inflitta.

Lisa Bosia Mirra è stata arrestata al volante della sua auto mentre faceva da sentinella a un furgoncino che trasportava quattro eritrei, tre dei quali minorenni, ai quali le autorità svizzere impedivano di depositare una domanda d’asilo in Svizzera, nonostante avessero tutti parenti stretti nel nostro paese. Condannata dal Tribunale penale di Bellinzona ha presentato ricorso.

Anni Lanz è stata condannata dal Tribunale distrettuale di Briga per aver fatto varcare la frontiera svizzera ad un richiedente asilo afghano pesantemente traumatizzato e che dormiva all’esterno con una temperatura di meno dieci gradi, in Italia. Ha presentato ricorso.

Campagna di Amnesty Svizzera contro il delitto di solidarietà

Nel 2019 Amnesty Svizzera lancia LIBER@, la campagna per proteggere e incoraggiare la solidarietà nei confronti di rifugiati e migranti. I difensori dei diritti di rifugiati e migranti persueguiti dalla giustizia devono venir assolti e il loro lavoro deve essere riconosciuto invece di essere diffamato. Con una petizione Amnesty chiede la revisione delle leggi che limitano e reprimono il delitto di solidarietà, in particolare l’articolo 116 della Legge federale sugli Stranieri e l’ntegrazione (LStrI).

Firmate la nostra petizione!