Il Parlamento sta discutendo l'introduzione di una nuova definizione dello stupro nel codice penale. Per noi è un’evidenza: la soluzione "solo sì significa sì", basata sul consenso di tutte le persone coinvolte, è l’unica che offre una protezione sufficiente dell'autodeterminazione sessuale. La soluzione "no vuol dire no" invece si basa sul rifiuto da parte delle vittime e non considera la realtà vissuta dalle persone che hanno vissuto delle violenze sessuali.
Chiediamo quindi una riforma della legge moderna, basata sul consenso, e sollecitiamo il Parlamento a sostenere l’introduzione della soluzione "solo sì significa sì" nel codice penale in materia di violazioni dell'integrità sessuale.
Le nostre rivendicazioni:
- Il mancato consenso deve essere al centro della definizione giuridica dello stupro e delle altre forme di violenza sessuale.
- La legge deve rendere punibili tutti gli atti sessuali non consensuali. Il consenso deve essere dato liberamente e in modo informato per ogni atto sessuale. Non dovrebbe essere richiesto il rifiuto di atti sessuali da parte della vittima.
- La definizione di stupro dovrebbe essere formulata in modo neutro rispetto al genere e includere esplicitamente qualsiasi penetrazione non consensuale - vaginale, anale o orale - del corpo di un altra persona con una parte del corpo di chi aggredisce o con un oggetto.
Qui trovi una breve e semplice guida per aiutarti a capire meglio se c'è consenso o no!
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