Le Americhe sono una regione segnata da profonde disuguaglianze e violenze che COVID-19 potrebbe ulteriormente rafforzare. Qui i rifugiati venezuelani attraversano il confine con la Colombia. ©Amnesty International/Sergio Ortiz
Le Americhe sono una regione segnata da profonde disuguaglianze e violenze che COVID-19 potrebbe ulteriormente rafforzare. Qui i rifugiati venezuelani attraversano il confine con la Colombia. ©Amnesty International/Sergio Ortiz

Americhe Gli Stati non devono dimenticare i diritti umani nel reagire al virus COVID-19

24 marzo 2020
Amnesty International ha pubblicato oggi le proprie raccomandazioni rivolte agli Stati delle Americhe per garantire che la risposta alla pandemia di COVID-19 siano in linea con i loro obblighi internazionali in materia di diritti umani. L’organizzazione ha inoltre evidenziato una serie di violazioni dei diritti umani presenti nella regione prima della pandemia che potrebbero essere aggravate dall’attuale situazione.

Il documento - che illustra quattro cose che i governi dovrebbero fare e altrettante che non dovrebbero fare - afferma che gli Stati non devono discriminare, trascurare i gruppi ad alto rischio, usare la repressione o l'uso eccessivo della forza nell'applicazione delle misure di salute pubblica, o censurare o limitare l'accesso alle informazioni basate sulle prove o alla prevenzione. Gli Stati devono altresì garantire i diritti dei lavoratori e la sicurezza sociale; garantire l'accesso ad acqua, servizi igienici e assistenza sanitaria adeguati per tutti; assicurare una risposta sensibile alle questioni di genere alla pandemia; e proteggere il diritto alla privacy delle persone.

"La diffusione del COVID-19 nelle Americhe rappresenta una sfida seria e senza precedenti in una regione già devastata dalla violenza, dalla corruzione, dalla distruzione ambientale e dalle disuguaglianze economiche. Una regione in cui milioni di persone sono in fuga dalle proprie case, in cerca di sicurezza. I governi saranno ricordati per sempre per la loro risposta a questa situazione. La storia non sarà clemente con coloro che usano la pandemia come pretesto per la discriminazione, la repressione o la censura", ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.

"La storia non sarà clemente con coloro che usano la pandemia come pretesto per la discriminazione, la repressione o la censura" Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International

"Con il presidente Trump che lo ha definito un 'virus cinese', e dei rappresentanti politici in Brasile che hanno anch'essi accusato la Cina per l'epidemia, abbiamo visto i leader delle Americhe alimentare pericolosamente il razzismo e la discriminazione. Invece di esacerbare questa crisi, i governi delle Americhe devono mettere i diritti umani al centro di tutte le misure che adottano, assicurarsi che nessuno sia dimenticato e fare attenzione a proteggere i gruppi più a rischio, compresi i rifugiati, gli sfollati e coloro che vivono nei campi, le persone che vivono in povertà, le donne, i lavoratori informali oggetto di protezioni limitate, i detenuti e i gruppi a rischio di gravi complicazioni causate dall'esposizione al virus".

In questa fase iniziale della pandemia nelle Americhe, Amnesty International ha già notato che i diritti umani sono stati messi da parte mentre i governi reagiscono alla diffusione del COVID-19.

Oltre a usare un linguaggio discriminatorio, l'amministrazione Trump ha per lo più chiuso le frontiere degli Stati Uniti con il Messico e il Canada, segnalando l'intenzione di voltare le spalle ai rifugiati e ai richiedenti asilo che necessitano di protezione internazionale. Allo stesso modo, il governo di Justin Trudeau ha voltato le spalle ai richiedenti asilo che tentavano di entrare in Canada attraversando il confine con gli Stati Uniti.

In Venezuela, le autorità del governo di Nicolás Maduro hanno arbitrariamente arrestato almeno due operatori sanitari che avevano denunciato la mancanza di risorse per gestire gli effetti della pandemia.

Intanto, in Honduras, l'amministrazione di Juan Orlando Hernández ha revocato, sotto lo stato di emergenza dichiarato il 16 marzo, un'ampia gamma di diritti costituzionali, tra cui la libertà di espressione e il diritto a un giusto processo.

Per saperne di più:

Americas at a crossroads in response to COVID-19 (Research, 24 March 2020) https://www.amnesty.org/en/latest/research/2020/03/americas-at-a-crossroads-in-response-to-covid19/

Americas: States cracked down on asylum and the right to protest in 2019 (News, 27 February 2020) https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/02/americas-states-cracked-down-on-asylum-and-the-right-to-protest-in-2019/

Amnesty International Americas annual report 2019 (Research, 27 February 2020) https://www.amnesty.org/en/documents/amr01/1353/2020/en/