Amnesty International e Rete 3 festeggiano la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

30 animatori e giornalisti della Rete hanno prestato la voce per leggere i 30 articoli della Dichiarazione e ad ogni articolo è stata abbinata con intelligenza una canzone che lo evoca nelle parole o nello spirito.

Al ritmo di «Get up, stand up: stand up for your rights!» di Bob Marley, Rete 3 ci propone una originale lettura dei 30 articoli della DUDU.

John Lennon sottolinea le parole dell’articoli 1 «tutti gli uomini nascono uguali in dignità e dititti» con «Imagine», evocando una «brotherhood of men» e chiedendoci di «imagine all the people, sharing all the world».

Secondo l’articolo 4 «Nessun individuo può essere tenuto in stato di schiavitù» e Burning Spear ci canta la sua «Do you remember the days of slavery?», Fabrizio De André con la storia di «Boccadirosa» ricorda l'importanza del giusto processo e Giorgio Gaber ci propone sua geniale definizione di «Libertà» con i versi "La libertà non è star sopra un albero - non è neanche il volo di un moscone - la libertà non è uno spazio libero - libertà è partecipazione" e ancora “Biko” di Peter Gabriel e Bruce Springsteen con «Jonny 99».

I Clash, Santana e i Simple Minds ci ricordano i nostri diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici, il nostro dovere di rispettarli e la responsabilità di difenderli.

L’idea è nata da Christian Testoni che, assieme a Nicola Albertoni, è riuscito a regalarci una versione viva e potente della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Grazie! Un dono che protegge e sostiene la diffusione delle libertà e dei diritti enunciati nella Dichiarazione.

Ascolta la DUDU secondo Rete 3