Il rapporto di Amnesty International, intitolato “Leave us in peace! Targeting civilians in Colombia’s internal armed conflict”, rappresenta lo studio più completo pubblicato negli ultimi anni sulla situazione dei diritti umani nel paese. Il rapporto mostra che malgrado alcuni indicatori siano migliorati, in particolare quelli inerenti i sequestri di persona e il livello di sicurezza in alcune città, in molti altri ambiti il degrado della situazione dei diritti umani è stato marcato.
L'ostinato diniego delle autorità
«Le autorità colombiane oppongono un rifiuto assoluto di fronte ai dati presentati nel rapporto, rifiutando addirittura di riconoscere che nel paese è tuttora in corso un conflitto armato; ma le testimonianze raccolte fra la popolazione civile rivelano una verità ben diversa» ha dichiarato oggi a Madrid Marcelo Pollack, ricercatore ed esperto-paese sulla Colombia di Amnesty International. «È impossibile risolvere un problema se non se ne ammette neppure l’esistenza. Un simile atteggiamento non fa altro che condannare un numero sempre più grande di colombiani alla violazione dei loro diritti fondamentali e al rischio di essere uccisi».
Il rapporto di Amnesty International smentisce alcune prese di posizione del governo colombiano, secondo le quali le attività dei gruppi paramilitari sarebbero state neutralizzate, i responsabili di violazioni dei diritti umani sarebbero tenuti e rendere conto delle loro azioni davanti alla giustizia e il lavoro di sindacalisti e militanti per i diritti sociali pienamente rispettato.Almeno 1400 civili uccisi
Secondo l’inchiesta di Amnesty International invece:
- almeno 1400 civili sono stati uccisi nel 2007, contro i 1300 dell’anno precedente. E dove è stato possibile risalire all’identità del colpevole, si è scoperto che 330 omicidi erano imputabili alle forze di sicurezza; circa 300 alle milizie paramilitari e 260 alla guerriglia.
- 305'000 colombiani sono stati sfollati dai loro villaggi nel 2007, contro 220 mila nel 2006
- almeno 190 persone sono state vittime di sparizioni forzate imputabili alle forze di sicurezza e paramilitari, o sono scomparse dopo essere state prelevate da gruppi di guerriglieri nel 2007; nel 2006 il totale di era stato di 180 scomparsi.
Amnesty International lancia un appello a tutte le parti in conflitto affinché dimostrino la volontà politica di far cessare le violazioni dei diritti umani nel paese. Inoltre, l’organizzazione per i diritti umani esorta la comunità internazionale a intensificare i suoi sforzi e le sue pressioni sul governo di Bogotà al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali della popolazione colombiana.