1,4 miliardi di persone vivono con meno di 1,25 dollari al giorno La povertà non è una fatalità

La povertà non è una inesorabile fatalità. Al contrario, essa è la conseguenza di numerose violazioni dei diritti umani, ed è anche origine e causa scatenante di molte violazioni. Il circolo vizioso della povertà colpisce proprio quella fetta di umanità i cui diritti fondamentali non sono rispettati, come il diritto all'alimentazione, il diritto all'istruzione o il diritto a un alloggio adeguato.

"Come la schiavitù o l'apartheid la povertà non è un fenomeno naturale. Sono gli uomini che la creano e la permettono e saranno gli uomini a vincerla. Combattere la povertà non è un atto di carità. È un atto di giustizia".

Nelson Mandela

Spesso, i diritti civili e politici dei più poveri vengano calpestati senza che essi possono rivolgersi alla giustizia o alzare la voce per protestare contro i soprusi di cui sono vittime inermi.

Povertà significa esclusione

Secondo un sondaggio della Banca Mondiale pubblicato nell'agosto 2008 1,4 miliardi di persone vivono in condizioni di povertà assoluta, con meno di 1,25 dollari al giorno. Metà della popolazione mondiale deve inoltre far fronte ai bisogni primari con meno di 2 dollari al giorno. Ma la povertà va ben al di là del semplice calcolo del reddito.

La povertà spesso fa rima con esclusione, emarginazione e discriminazione: lo sanno bene i contadini colombiani espropriati dei loro campi da parte delle milizie paramilitari oppure i cittadini cinesi scacciati dalle loro case in vista dei Giochi olimpici o ancora gli abitanti delle favelas di San Paolo del Brasile, a cui lo Stato non garantisce condizioni di vita dignitose, sicurezza sociale, alloggi adeguati.

Povertà in Svizzera

La povertà è un fenomeno globale, nessun paese ne è del tutto estraneo, neppure la Svizzera. Secondo l'Ufficio federale di statistica, 380mila persone di età compresa fra 20 e 59 anni vivevano nel 2006 in un'economia domestica "povera". Certo, in Svizera povertà non vuol dire sotto alimentazione o impossibilità di accedere a cure mediche adeguate, La povertà nel nostro paese assume le forme dell'esclusione sociale, del precariato professionale e affettivo, della soliutudine, della perdita della dignità.

Dare la parola a chi soffre

"Per lottare contro la povertà nel mondo, dobbiamo affrontare dapprima la questione dei diritti delle persone toccate e dare loro la parola affinché esprimano i loro bisogni" afferma Irene Khan. "Solo quando saranno messe nelle condizioni di poter lottare per difendere i loro diritti e contro le discriminazioni che le affliggono, queste vittime della povertà potranno iniziare a dare un senso alla loro vita. Dobbiamo dare la parola a chi soffre affinché diventi protagonista della sua lotta per la giustizia e contro la povertà".