Libia Preoccupazione per Max Göldi

Amnesty International denuncia il drastico peggioramento delle condizioni di detenzione di Max Göldi, cittadino elvetico trattenuto nel paese dal luglio 2008 e detenuto nel carcere di Jeida dal 22 febbraio 2010.

Domenica 28 marzo 2010 Göldi è stato trasferito in una cella senza finestra né acqua calda, dalla quale non ha accesso all’aria fresca, poiché la porta della cella dà su uno spazio chiuso. Inoltre lunedì 29 marzo a Max Göldi non è stato concesso il permesso di fare una breve passeggiata all’aria aperta.

Amnesty International chiede alle autorità libiche di provvedere al più presto al miglioramento delle condizioni di detenzione di Max Göldi, il quale deve essere autorizzato a trascorrere almeno un’ora al giorno all’aria aperta.

Azione Urgente

Ricordiamo che il 18 marzo 2010 Amnesty International ha lanciato un’Azione Urgente internazionale che chiede la liberazione immediata di Max Göldi, considerato un prigioniero d’opinione, vittima di un’accusa motivata da motivi politici e detenuto arbitrariamente.

Dall’inizio della vicedna che lo vede protagonista Göldi è stato detenuto tre volte: nel luglio 2008, nel settembre 2009, quando è stato incarcerato oltre 50 giorni in un luogo segreto, e dal 22 febbraio 2010.

Nel novembre 2009, in seguito a un processo iniquo, Max Göldi è stato condannato a 16 mesi di carcere. In appello la pena è stata ridotta a 4 mesi.

Partecipa all'Azione urgente:

in italiano (sito Amnesty International Italia)

in francese

in tedesco