Maratona di lettere 2010 Lettere salvavita inviate anche dal Ticino

Il giorno in cui il Premio Nobel per la Pace 2010 Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di carcere, Mao Hengfeng era davanti al tribunale a protestare. Con coraggio, ha manifestato pubblicamente contro il verdetto e a favore della libertà d’espressione in Cina. Il suo atto di protesta le è costato caro: è stata arrestata e condannata a 18 mesi di detenzione in un campo di rieducazione. In oltre 50 paesi attivisti e sostenitori di Amnesty International impegnati nella Maratona di Lettere 2010 si mobiliteranno, chiedendo la liberazione di Mao. Per il sesto anno consecutivo - in occasione della Giornata Internazionale dei diritti umani, il 10 dicembre - anche la Sezione svizzera di Amnesty International partecipa alla settimana di azione internazionale. Sono previste attività anche nella Svizzera Italiana.

Dal 6 al 12 dicembre Amnesty International chiederà anche ai cittadini svizzeri di firmare lettere a sostegno di persone in pericolo. Lettere indirizzate a governi responsabili di detenzioni illegali, tortura, maltrattamenti. Ma anche le vittime e le loro famiglie riceveranno dei messaggi, parole di sostegno e solidarietà che portano speranza e le fanno sentire meno sole.

La Sezione svizzera di Amnesty International concentrerà le proprie risorse su 5 casi (presentati nel documento 2010_casi, allegato), dando particolare risalto alla vicenda di Mao Hengfeng. Madre di tre figli, dal 2004 Mao è stata arrestata più volte a causa del suo impegno a favore dei diritti riproduttivi delle donne, delle vittime di sgomberi forzati e per aver sostenuto difensori dei diritti umani. Nel marzo del 2010 è stata condannata per “disturbo dell’ordine sociale” a 18 mesi di “rieducazione attraverso il lavoro”. Il motivo: nel dicembre 2009, davanti al tribunale di Pechino, Mao Hengfeng ha sostenuto Liu Xiaobo, attivista per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace 2010.

In Ticino, in scuole e librerie (dettagli a pagina 4 e 5 del documento Maratona_2010, allegato) si raccoglieranno firme, inviando le tradizionali lettere. Il Gruppo di Amnesty International di Poschiavo raccoglierà firme nell’ambito di PaneNeve, nei boschi di Brusio (5 dicembre 2010). Altrove nel mondo la mobilitazione avverrà anche via e-mail o in Twitter.

Una protesta di massa, che coinvolgerà una cinquantina di paesi. Un mezzo semplice ed efficace per fare pressione sui governi responsabili di violazioni dei diritti umani: in quasi la metà dei casi si ottiene il miglioramento della situazione di persone minacciate, o, addirittura, la liberazione di prigionieri di coscienza. Tra questi, per esempio, il caso di Abu Musaad Fagr, il caso principale della Maratona 2009. Nel luglio 2010 il blogger egiziano è stato liberato. A sostegno di Abu Musaad Fagr, e di altre persone in pericolo, nel 2009 dai quattro angoli del pianeta sono state inviate oltre 700'000 lettere, 37'000 solo dalla Svizzera.