Il 6 settembre, un giudice della Georgia ha firmato l'ordine di esecuzione per Troy Davis, che autorizza lo stato ad eseguire la condanna nella settimana tra il 21 e il 28 settembre. Il Dipartimento delle prigioni della Georgia ha fissato la data dell'esecuzione il 21 settembre. Persistono dubbi sulla colpevolezza di Troy Davis circa il reato per il quale è stato condannato a morte 20 anni fa.
Troy Davis è stato condannato a morte nel 1991 per l'omicidio del poliziotto Mark Allen MacPhail a Savannah, Georgia, nel 1989. Nessuna prova fisica collega direttamente Davis all'omicidio e l'arma del delitto non è mai stata trovata. Il caso Davis si basa soprattutto sulle testimonianze oculari. Dall'inizio del processo, sette dei nove testimoni chiave hanno ritrattato o cambiato la loro testimonianza, a causa delle coercizione da parte della polizia.
Il 28 marzo la Corte suprema degli Stati Uniti si è rifiutata di accogliere la richiesta del caso Davis, dando così la possibilità allo stato della Georgia di fissare la quarta data della sua esecuzione. Nel 2007, Troy Davis è arrivato a meno di 24 ore dall'esecuzione; in quest'occasione l'ufficio per la grazia e la libertà vigilata ha sospeso l'esecuzione dichiarando che non l'avrebbe autorizzata "a meno che e fino a quando i suoi membri non fossero stati convinti della colpevolezza, senza alcun dubbio, dell'imputato". Nel 2008 sono state fissate altre due date per la sua esecuzione, entrambe sospese.
Dal 2007, tre stati degli Stati Uniti hanno abolito la pena di morte. Al momento della firma delle proposta legislative per l'abolizione della pena capitale, i tre governatori hanno sottolineato, tra le motivazione della scelta di rinunciare alla pena di morte, il rischio di commettere un errore irrevocabile. Da quando Troy Davis è nel braccio della morte, più di 90 detenuti sono stati rilasciati perché innocenti. In ognuno dei primi processi relativi a questi casi, gli imputati erano stati giudicati colpevoli al di là di ogni ragionevole dubbio.