La sessualità è una componente fondamentale e complessa dell’essere umano che comprende l’identità, il sesso, la salute, la riproduzione, la psiche. La libertà e la salute sessuali e riproduttive concorrono al benessere e allo sviluppo dell’individuo e fanno parte dei diritti umani riconosciuti dalla normativa internazionale.
Non di meno, per molte persone al mondo, soprattutto giovani e donne, il diritto a disporre liberamente del proprio corpo non è garantito: la mancanza di servizi di pianificazione famigliare e di cura adeguati, le restrizioni nell’accesso alla contraccezione, la violenza sessuale, le mutilazioni genitali femminili, la prostituzione forzata, il genere e l’orientamento sessuale, divengono altrettanti ostacoli al pieno godimento di questo diritto. A farne le spese le spese, in misura prevalente, sono le donne.
Gli abusi e le violazioni dei diritti sessuali e riproduttivi mostrano i limiti delle norme internazionali e nazionali poste a loro tutela nonché le difficoltà di legislatori, giudici e responsabili politici nel superare i condizionamenti etici, morali, sociali e culturali cui sono confrontati.
“Lo schema proposto per la riflessione parte dal concetto di autonomia (`Io decido, il mio corpo mi appartiene´) per svilupparsi attorno a punti che crediamo importanti e controversi – spiega Vanessa Ghielmetti del Gruppo DAISI, promotore dell’evento –. Innanzi tutto, tratteremo il corpo e la sessualità come `spazio´ entro cui affermare ed esercitare il diritto all'autodeterminazione e, al tempo stesso, come `frontiera´ sottratta alla sfera soggettiva per divenire oggetto di normative internazionali e nazionali”.
In un secondo momento saranno presi in considerazione l’ordinamento internazionale e nazionale, la giurisprudenza e le problematiche etiche, morali e culturali con cui sono confrontati il legislatore, i giudici e i decisori politici. Uno sguardo alle politiche pubbliche di prevenzione e promozione della salute e, ancora una volta, alle difficoltà che queste incontrano in termini di sostenibilità, concluderà la discussione.
Il primo appuntamento:
“SALUTE SESSUALE E RIPRODUTTIVA: UNA QUESTIONE DI DIRITTI”
avrà luogo venerdì 8 marzo 2O13, ore 18, al Canvetto Luganese, via R. Simen 14, Lugano
Intervengono: Stella Jegher, coordinatrice Diritti delle Donne e questioni di genere per Amnesty International;
Marianne Villaret, sociologa e specialista in salute comunitaria e Mauro Ermani, giudice presso il Tribunale penale cantonale. Modera il Prof. Franco Cavalli.
Il secondo incontro:
“GRAVIDANZA IN ADOLESCENZA: PICCOLE DONNE CRESCONO”
si terrà martedì 26 marzo 2O13, ore 18,3O, alla Biblioteca cantonale, viale S. Franscini 30a, Bellinzona
Intervengono: Vivianne Luisier, presidente della Centrale Sanitaria della Svizzera romanda; Barbara Bonetti, coordinatrice del Forum per la promozione della salute nella scuola, Gruppo di lavoro Educazione sessuale nella scuola e Sophie Venturelli, ginecologa e membro di AMCA.