Svizzera Il Consiglio federale vieta l'esportazione verso l'Arabia Saudita di armi svizzere

La KRISS, impresa produttrice d'armi, non potrà vendere le sue pistole all'Arabia Saudita. Considerando che sarebbero potute essere utilizzate in violazione dei diritti umani, il Consiglio federale ha opposto il veto alla relativa domanda d'esportazione. In un primo momento, le componenti d'armi da fuoco prodotte dall'impresa sarebbero dovute essere consegnate negli Stati Uniti, per essere poi lì assemblate e successivamente esportate in Arabia Saudita. Amnesty International saluta tale decisione.

Le forze di sicurezza saudite, e in special modo la guardia nazionale, compiono sistematicamente gravi violazioni dei diritti umani. Nel marzo del 2O11, unità d'élite della guardia nazionale saudita hanno partecipato a un'operazione militare in Bahrain, operazione nel corso della quale dei manifestanti pacifici della "primavera araba" sono stati duramente colpiti dalle forze di sicurezza del Barhain. Amnesty International temeva pertanto che le componenti delle rivoltelle in questione fossero impiegate per commettere nuovi abusi.

Anche in Arabia Saudita, dal novembre 2O11 una dozzina di persone sono morte e alcune altre sono rimaste ferite da pallottole delle forze di sicurezza esplose durante manifestazioni svoltesi nella provincia dell'Est o a margine di tali movimenti. Le autorità saudite affermano che tali persone sono state uccise o ferite nel corso di scontri tra le forze di sicurezza e individui che hanno utilizzato armi da fuoco o bombe Molotov.

Tuttavia, per lo meno in alcuni casi, è chiaro che le forze di polizia hanno fatto un uso eccessivo – e letale – della forza nei confornti di manifestanti non armati.

Il rischio che le armi esportate dalla Svizzera fossero impiegate per reprimere future manifestazioni era dunque elevato. L'esportazione di rivoltelle verso l'Arabia Saudita sarebbe inoltre stata una palese violazione delle norme in materia.