Amnesty International Svizzera segue con interesse e preoccupazione il dibattito in corso in Ticino in vista della votazione sull’iniziativa «Vietare la dissimulazione del viso nei luoghi pubblici e aperti al pubblico» - detta “anti-burqa” - lanciata dal movimento Il Guastafeste. L’organizzazione per la difesa dei diritti umani è contraria all’imposizione di un divieto in materia, una chiara violazione del diritto alla libertà d’espressione.
Amnesty International ritiene che l’imposizione del divieto del burqa in Ticino non si giustifichi e rappresenterebbe una violazione dei diritti fondamentali delle donne musulmane. Ognuno di noi deve essere libero di scegliere se indossare o meno un simbolo religioso. Discriminazioni, costrizioni o minacce in relazione a questa scelta sono una violazione di un diritto fondamentale.
“Credere che tutte le donne che indossano il velo integrale siano oppresse è un errore”, ha dichiarato Sarah Rusconi, portavoce di Amnesty International nella Svizzera italiana, “Come è pure sbagliato affermare che il burqa contribuisce alla loro liberazione. I meccanismi di discriminazione e di oppressione nei confronti delle donne, nella religione musulmana come in altre religioni, sono più complessi.”
Amnesty International ritiene che il diritto alla libertà di movimento delle donne che indossano il niqab o il burqa - pochissime in Svizzera e in Ticino – debba essere tutelato. La proibizione del velo integrale potrebbe avere come effetto diretto la marginalizzazione, la stigmatizzazione e l’isolamento di queste donne, che si vedrebbero costrette in casa.
L’organizzazione per la difesa dei diritti umani sottolinea che per una messa in atto efficace dei diritti delle donne, e per ottenere miglioramenti concreti, sono necessarie misure di politica migratoria e di integrazione che tengano in considerazione la loro situazione particolare. Sarebbe importante creare un’offerta socioculturale che valorizzi la liberta scelta di tutte le donne, indipendentemente dal loro credo religioso, e che le incoraggi a partecipare maggiormente alla vita pubblica.
Sia l'iniziativa che il contro progetto, in caso di accettazione da parte del popolo, vieterebbero di indossare il burqa nello spazio pubblico. Il diritto alla libertà d'espressione delle donne musulmane che portano il velo integrale sarebbe quindi violato. Per questo la Sezione svizzera di Amnesty International auspica che il popolo ticinese respinga sia l'iniziativa che il contro progetto.