Romania Riconosciuto finalmente il diritto all'alloggio

In occasione dell'Esame Periodico Universale dinanzi al Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, la Romania ha accettato misure volte a garantire il diritto all'alloggio per le comunità rom. Pochi, invece, i progressi in materia di lotta anti-terrorismo.
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I Rom vivono troppo spesso in alloggi di fortuna, isolati e senza confort. | © Mugur Vărzariu

Fra le raccomandazioni, alcune prevedono l'adozione di misure legislative a tutela del diritto dei Rom a un alloggio decoroso. Amnesty International chiede alla Romania di attuarle integralmente senza indugio. Intima al governo di far adottare con la massima urgenza una legge che vieti le espulsioni forzate. In effetti, Amnesty International teme che le lacune della legislazione attuale possano consentire a istanze locali di cacciare delle comunità rom stabilitesi da lungo tempo. Tali trasferimenti in strutture inappropriate e isolate dal resto della società si traducono troppo spesso in una marginalizzazione accresciuta per i Rom.

La Romania resta troppo passiva in matiera di lotta antiterrorismo

Un certo numero di Stati ha richiesto lo svolgimento di un'inchiesta indipendente, imparziale, esauriente ed efficace circa l'implicazione della Romania nei programmi di «rendition» e di detenzioni segrete dell'Agenzia centrale di intelligence (CIA) degli Stati Uniti. Si duole che la Romania non abbia accolto dette raccomandazioni e che numerosi Stati europei non abbiano ancora condotto inchieste indipendenti in merito alla loro participazione alle operazioni degli Stati Uniti. Alcune persone sono ancora detenute a Guantánamo. Nello scorso mese di settembre, il Parlamento europeo ha condannato l'atteggiamento degli Stati europei – fra cui la Romania – su questi dossier, rimproverando loro di non aver ancora condotto nessuna inchiesta parlamentare né indagini giudiziarie su tali violazioni, o di ostacolare tali iniziative.

Alcuni mesi prima, nel 2O12, il cittadino saudita Abd al Rahim al Nashiri aveva adito la Corte europea dei diritti dell'uomo in quanto la Romania si rifiutava d'indagare effettivamente sulla denuncia che questi aveva presentato a proposito della propria detenzione in un centro segreto della CIA in Romania. La Corte europea ha comunicato l'affare alla Romania in settembre affinché presentasse le proprie osservazioni. Amnesty International chiede nuovamente alla Romandia di aprire e condurre un'inchiesta sul ruolo svolto dai suoi agenti e da agenti esteri in tali operazioni. Si tratterebbe di un primo passo essenziale per stabilire le responsabilità.