2013
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Migliaia di persone manifestano a Berna in solidarietà con Gaza Il Consiglio federale deve finalmente agire!
Più di 20 000 persone hanno manifestato pacificamente oggi a Berna contro le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. Insieme a un'ampia coalizione di organizzazioni, sindacati e partiti, hanno chiesto al Consiglio federale di agire rapidamente per proteggere il diritto internazionale umanitario. -
Cisgiordania L’operazione militare israeliana causa sfollamenti forzati di massa dei palestinesi
Durante le operazioni militari in corso in Cisgiordania, l'esercito israeliano ha distrutto case e infrastrutture civili essenziali nei campi profughi di Jenin e Tulkarem, rendendoli inabitabili e causando lo sfollamento di decine di migliaia di palestinesi. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International. -
Tunisia/Svizzera Cittadino svizzero con doppia cittadinanza in carcere per il sostegno alle persone migranti
Mustapha Djemali, ex membro dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e direttore dell'organizzazione «Conseil Tunisien pour les Refugiés» (CTR), è stato arrestato un anno fa in Tunisia a causa della sua attività in difesa dei diritti dei rifugiati. La sua detenzione è parte di un'ondata di repressione governativa nei confronti della società civile. Amnesty International chiede l'immediata liberazione di Mustapha Djemali. -
Italia La nuova legge che criminalizza la protesta pacifica
Mentre il parlamento italiano si appresta a votare per tradurre in legge un decreto governativo che pone limitazioni senza precedenti al diritto alla protesta pacifica, Amnesty International ha annunciato l’adesione alle manifestazioni in programma in tutto il paese contro tale provvedimento. -
USA Tagli improvvisi agli aiuti esteri e diritti umani a rischio
La sospensione improvvisa, caotica e su vasta scala degli aiuti esteri da parte dell’amministrazione Trump sta mettendo a rischio milioni di vite e di diritti umani in tutto il mondo. -
Gaza Il genocidio non giustifica la repressione della libertà di espressione e di riunione da parte di Hamas
Le autorità della Striscia di Gaza occupata devono rispettare il diritto di riunione pacifica e la libertà di espressione e cessare la repressione in corso contro i manifestanti, ha affermato oggi Amnesty International. -
Gaza: appello urgente La Svizzera deve agire per proteggere il diritto internazionale
Alla luce della catastrofica situazione umanitaria a Gaza, numerose ONG, organizzazioni umanitarie, esperti di diritto internazionale e altre personalità di spicco del mondo della diplomazia, della scienza e della cultura lanciano un appello urgente alla Svizzera affinché agisca. Le ex consigliere federali Ruth Dreifuss e Micheline Calmy-Rey figurano tra le prime firmatarie della lettera aperta, che propone al Consiglio federale dieci misure concrete volte a proteggere il diritto internazionale a Gaza. -
Svizzera Consegnate 287'164 firme a sostegno della nuova Iniziativa multinazionali responsabili
In pochissimo tempo a gennaio, oltre 10’000 volontari hanno raccolto le firme per la nuova Iniziativa per multinazionali responsabili. Oggi sono state consegnate 287'164 firme alla Cancelleria federale. -
Russia Amnesty International dichiarata “organizzazione indesiderata”
Lunedì 19 maggio l’Ufficio del procuratore generale russo ha dichiarato Amnesty International una “organizzazione indesiderata” ai sensi di una legge repressiva introdotta in Russia nel 2015, che consente alle autorità di vietare arbitrariamente qualsiasi organizzazione straniera e di criminalizzarne le attività nel paese. -
Assemblea generale di Amnesty Svizzera Per una Svizzera impegnata a favore dei diritti umani Per una Svizzera impegnata a favore dei diritti umani
Riunite sabato a Baden in occasione dell’Assemblea generale annuale dell’organizzazione, socie e soci di Amnesty International Svizzera hanno adottato due risoluzioni forti che affermano la volontà di difendere i diritti umani in un contesto mondiale sempre più ostile. -
Arabia Saudita Le lavoratrici domestiche migranti subiscono gravi forme di sfruttamento, razzismo ed esclusione dalle tutele sul lavoro
Le donne keniane assunte come lavoratrici domestiche in Arabia Saudita sono costrette a condizioni di lavoro estenuanti, abusive e discriminatorie, che spesso equivalgono a lavoro forzato e tratta di esseri umani. Lo afferma Amnesty International in un nuovo rapporto, che evidenzia come nelle case private i datori di lavoro sottopongano le donne a uno sfruttamento estremo, spesso alimentato dal razzismo, e come le lavoratrici domestiche continuino a essere escluse dalla legislazione sul lavoro dell'Arabia Saudita e da altre riforme limitate. -
Sabato 24 maggio 2025 – Mercatino dell’usato di Lugano + RICICLO + RICAMO + RIUSO = RISPETTO
Fast fashion, abiti usa e getta, collezioni effimere che si susseguono nei negozi online o reali. Acquisti quasi quotidiani, armadi che traboccano di capi che vengono indossati pochissime volte, se non del tutto, e saranno rapidamente sostituiti dalla prossima tendenza. Questo modello di consumo ha gravi conseguenze non solo sull’ambiente ma anche sulle persone e i loro diritti. Insieme possiamo cambiare le cose! Come? Con un po' di slow fashion per i diritti umani! -
Israele/TPO L’annessione di Gaza o il trasferimento forzato di popolazione palestinese corrisponderebbero a crimini di guerra
Amnesty International ha chiesto che il governo israeliano abbandoni immediatamente i suoi piani riguardanti l’espansione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, occupata e sotto assedio, che comprendono l’annessione territoriale e il trasferimento forzato della popolazione palestinese. Tali misure costituirebbero gravi violazioni del diritto internazionale. L’organizzazione deplora inoltre le misure messe in atto da Israele per controllare e militarizzare la distribuzione degli aiuti umanitari, alle quali partecipa una fondazione ginevrina. -
Svizzera / Revisione dell'OSCPT Una minaccia senza precedenti per la privacy e le libertà fondamentali
Amnesty International Svizzera esprime profonda preoccupazione per la proposta di revisione dell'ordinanza sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (OSCPT), attualmente in consultazione presso il Dipartimento federale di giustizia e polizia. L'organizzazione respinge con forza questa revisione, che segna una preoccupante svolta verso una sorveglianza generalizzata della popolazione, in contraddizione con i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione federale e dagli impegni internazionali della Svizzera. -
Amnesty International Report 2024/25 Rapporto Annuale 2024/25
Il Rapporto Annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo. -
Mozambico Le autorità devono consegnare alla giustizia i responsabili per la sconsiderata e mortale repressione delle proteste
Le forze di sicurezza del Mozambico hanno fatto un uso sconsiderato e non necessario della forza nel corso di una vasta repressione delle proteste seguite alle elezioni dello scorso ottobre, causando uccisioni illegali e ferite devastanti. È quanto dichiara Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto. -
Cina - Hong Kong Amnesty Hong Kong lavora “in esilio”, la sede in Svizzera
Amnesty International ha annunciato la creazione di una nuova sezione di Hong Kong “in esilio” dopo la chiusura dei suoi uffici nel 2021 in seguito alla repressione del movimento per i diritti umani nella città. Amnesty International Hong Kong Overseas (AIHKO) è guidata da attivisti della diaspora di Hong Kong che lavorano da centri internazionali come Australia, Canada, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti. La nuova sezione ha sede ufficiale in Svizzera. -
Sudan Vite distrutte dalle violenze sessuali da parte delle Forze di supporto rapido
Durante i due anni di guerra civile in Sudan, le Forze di supporto (Rapid Support Forces - RSF) rapido hanno sottoposto donne e ragazze a una diffusa violenza sessuale per umiliare, affermare il controllo e sfollare le popolazioni in tutto il Paese. Le atrocità commesse dalle Forze di supporto rapido, che includono stupri, stupri di gruppo e schiavitù sessuale, costituiscono crimini di guerra e possibili crimini contro l'umanità, afferma Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato il 10 aprile 2025. -
Le pena di morte nel mondo 2024 Il più alto numero di esecuzioni dal 2015
A livello mondiale il numero di esecuzioni ha raggiunto la cifra più alta dal 2015, con oltre 1500 persone messe a morte in 15 Paesi nel 2024. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International nel pubblicare il proprio rapporto annuale sull’applicazione della pena capitale nel mondo. -
Siria I massacri di civili alawiti nelle regioni costiere devono essere indagati come crimini di guerra
Il governo siriano deve garantire che gli autori di un'ondata di uccisioni di massa che hanno colpito i civili alawiti nelle zone costiere siano chiamati a rispondere delle loro azioni e prendere provvedimenti immediati per assicurare che nessuna persona o gruppo sia preso di mira sulla base della propria setta, ha dichiarato Amnesty International.
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