2013
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Israele/TPO Rinnovare i finanziamenti all'UNRWA per sostenere il cessate il fuoco
A quattro giorni dalla riunione della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE), Amnesty Svizzera e una decina di altre organizzazioni ribadiscono l'assoluta necessità di mantenere i finanziamenti all'UNRWA per consolidare l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Consegnando alla CPE una lettera in questo senso e con un’azione simbolica si chiede alla Svizzera di rimanere fedele alla sua tradizione umanitaria. -
Giustizia internazionale Richiesto mandato arresto leader talebani
Il 23 gennaio l’ufficio del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) ha chiesto l’emissione di mandati d’arresto nei confronti della guida suprema dei talebani Haibatullah Akhundzada e del loro capo della giustizia, Abdul Hakim Haqqani, entrambi sospettati di crimini contro l’umanità e di persecuzione di genere in Afghanistan. -
Petizione Genocidio a Gaza: garantire giustizia e riparazione
Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas del 19 gennaio 2025 offre un barlume di speranza alle vittime del conflitto in Medio Oriente, anche se arriva tragicamente tardi: il genocidio dei palestinesi non è stato evitato. Ora è necessario porre fine alle violazioni, indagare su quelle commesse e avviare un processo di riparazione! -
Good news per l’Iniziativa multinazionali responsabili Raccolte oltre 180'000 firme in 14 giorni!
In due settimane, le oltre 10’000 persone volontarie in ogni parte del Paese hanno raccolto le firme 183 661 firme per la nuova Iniziativa per multinazionali responsabili. Questa raccolta da record mostra l’ampio sostegno all'iniziativa da parte della popolazione. -
USA Il presidente Trump deve rispettare i diritti umani nel suo secondo mandato
Nel giorno dell'insediamento del presidente degli Stati Uniti, Amnesty International chiede al presidente Donald Trump e alla sua amministrazione di rispettare gli obblighi in materia di diritti umani in tutte le loro politiche e approcci di governo. -
Israele/TPO Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas arriva tragicamente in ritardo
Commentando la notizia del cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas e in vigore dal 19 gennaio, la segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard ha dichiarato: -
WEF di Davos Ricchi e potenti devono assumersi la responsabilità di salvaguardare l'umanità
In vista dell'incontro annuale del Forum economico mondiale di Davos, che inizierà il 20 gennaio, la segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard ha dichiarato: -
Economia e diritti umani Nuova iniziativa per multinazionali responsabili!
La coalizione per multinazionali responsabili ha lanciato una nuova iniziativa popolare. Presto, infatti, la Svizzera sarà l’unico paese in Europa senza una legge efficace in materia di responsabilità delle imprese. Questo deve cambiare: anche le multinazionali svizzere devono rispettare i diritti umani e le norme ambientali nelle proprie attività commerciali. Amnesty Svizzera fa parte della coalizione dal 2011. -
Svizzera/Siria Le procedure di asilo non devono essere sospese
Con un'inaspettata inversione di rotta, la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) ha annunciato ieri che le procedure e le decisioni riguardanti i rifugiati siriani sono state sospese a tempo indeterminato. La Svizzera segue così il preoccupante esempio di Germania, Austria e altri Paesi europei, che hanno precedentemente annunciato misure simili. Amnesty International Svizzera critica questa decisione per una serie di motivi: -
Amnesty Svizzera da ora su Bluesky invece che su X
Amnesty Svizzera dice addio a X (ex Twitter) e passa al servizio di messaggistica breve Bluesky. Le dichiarazioni e le prese di posizione sull’attualità della Sezione svizzera di Amnesty International saranno pubblicate su questo canale con effetto immediato. -
Siria “Ora opportunità storica per porre fine e rimediare a decenni di gravi violazioni dei diritti umani”
A seguito della deposizione del presidente siriano Bashar al-Assad dopo la presa del potere da parte delle forze di opposizione, la segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard ha diffuso questa dichiarazione: -
Israele/TPO Israele sta commettendo un genocidio contro i Palestinesi di Gaza
Le ricerche di Amnesty International hanno trovato elementi sufficienti per concludere che Israele ha commesso e continua a commettere genocidio nei confronti dei Palestinesi nella Striscia di Gaza occupata. Lo afferma l’organizzazione in un nuovo rapporto pubblicato oggi. -
Appuntamento 10 dicembre – Giornata internazionale dei Diritti Umani Diritti di libertà in Svizzera: Chi ha paura della CEDU?
Martedì 10 dicembre – Giornata internazionale dei Diritti Umani al Cinema Lux di Massagno alle 20.30 Dopo aver visto il documentario The Illusion of Abundance incontreremo Norma Bargetzi-Horisbeger, rappresentante dell'Associazione Anziane per il clima Svizzera, e Paolo Bernasconi per discutere di attivismo, crisi climatica e protezione dei nostri diritti di cittadine e cittadini attraverso la CEDU - Convenzione Europea dei Diritti Umani. Modera Isabella Visetti, giornalista RSI. ENTRATA LIBERA -
Gruppo Ticino di Amnesty International 50 anni dalla parte dei diritti umani
Festeggiamo insieme questo importante traguardo, il 7 dicembre 2024, con un evento e la presentazione di una pubblicazione che ripercorre le lotte del Gruppo Ticino, per i diritti umani qui e altrove. -
Israele/TPO Mandati d’arresto per Netanyahu, Gallant e al-Masri: il nostro commento
La Corte penale internazionale ha emesso tre mandati d’arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dell’ex ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e, in assenza di conferme sulla sua asserita morte, del comandante delle brigate al-Qassam Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, noto come Deif. -
Svizzera “Vogliamo vivere una vita autonoma, libera dall'odio e dalla violenza”
La popolazione è generalmente aperta e ben disposta verso la comunità LGBTQIA+. Contemporaneamente però, in alcune parti della società svizzera, persistono pregiudizi e intolleranza in particolare verso le persone trans e intersessuali. Queste ultime riferiscono - con una frequenza ancora maggiore rispetto alla media europea – di un alto livello di esperienze di violenza e discriminazione. È quanto emerge da una nuova indagine rappresentativa della popolazione e da uno studio di prevalenza tra le persone interessate. -
25 novembre - Insieme contro la violenza sulle donne “Non ci siamo tutte, manca una di noi”
La Svizzera non è un’isola felice, al sicuro dal fenomeno della violenza di genere. Il tema è più conosciuto e discusso rispetto a qualche anno fa grazie alle campagne di sensibilizzazione promosse da enti pubblici e privati. Questi sforzi importanti non bastano a fermare la violenza: nel 2024 in Svizzera si sono registrati 18 femminicidi; le donne uccise avevano tra i 17 e gli 82 anni (dato aggiornato al 25 ottobre). -
Ucraina Bambini continuano ad essere uccisi e feriti dagli attacchi russi
Una dichiarazione di Amnesty International ha evidenziato oggi la situazione dei bambini in Ucraina, che continuano a essere uccisi e feriti negli attacchi aerei russi, anche in incidenti che equivalgono a crimini di guerra. Amnesty International ha esaminato diciassette attacchi nel 2024 che hanno causato vittime tra i bambini, mentre le ricerche sul campo hanno rivelato che le forze russe hanno deliberatamente preso di mira i civili e le infrastrutture civili. La dichiarazione ribadisce l'invito a consegnare alla giustizia gli autori di attacchi illegali e crimini di guerra e a risarcire tutte le vittime dei crimini di guerra commessi durante l'aggressione russa. -
Sudan Un sistema d'armamento di fabbricazione francese identificato sul campo nel conflitto
La tecnologia militare di produzione francese incorporata nei veicoli blindati degli Emirati Arabi Uniti viene utilizzata sul campo di battaglia in Sudan, in quella che probabilmente costituisce una violazione dell'embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite sul Darfur. È quanto ha dichiarato Amnesty International nel presentare una nuova indagine. -
Mondo La FIFA deve fermare il processo di candidatura per i Mondiali di calcio del 2034 e esigere una strategia credibile in materia di diritti umani per il torneo del 2030
La FIFA dovrebbe fermare il processo di selezione dell'Arabia Saudita come sede dei Mondiali di calcio maschili del 2034 a meno che non vengano annunciate importanti riforme relative ai diritti umani prima del voto dei membri dell’associazione, il mese prossimo. Lo dichiarano oggi Amnesty International e Sport & Rights Alliance (SRA), che chiedono inoltre alla FIFA di subordinare l'assegnazione dei Mondiali del 2030 a Marocco, Portogallo e Spagna allo sviluppo di una strategia per i diritti umani molto più credibile.
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