2014
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Medio Oriente Aiuti dell’ONU: un ritiro da parte della Svizzera aggraverebbe la crisi
L'imminente ritiro del sostegno della Svizzera all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) potrebbe avere gravi conseguenze per la popolazione civile della Striscia di Gaza, del Libano e dell'intera regione. Numerose ONG svizzere, tra cui Amnesty International, mettono in guardia dalle conseguenze di questa decisione. -
Svizzera Nei Centri federali d’asilo i diritti dei bambini devono essere meglio protetti
Qual è la situazione della prevenzione della violenza nei Centri federali d'asilo? La situazione è migliorata dopo il rapporto di un ex giudice federale del 2021, che ha evidenziato le disfunzioni di queste strutture di accoglienza? Amnesty International ha documentato nuovi episodi di violenza contro giovani non accompagnati nel centro di Les Rochat che rivelano problemi persistenti. -
Israele / Territorio palestinese occupato Un anno dopo il 7 ottobre
Lunedì 7 ottobre segna un anno dagli orribili attacchi di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi nel sud d’Israele, in cui circa 1200 persone vennero uccise e 250 prese in ostaggio. Quella data segna anche un anno dall’inizio del devastante, e ancora in corso, assalto di Israele contro la Striscia di Gaza occupata, che ha causato l’uccisione di oltre 41.500 persone e lo sfollamento forzato di un milione e 900.000 palestinesi. -
Svizzera Nuovi attacchi alla libertà di espressione nelle Università
Due recenti eventi sono stati vietati in modo assoluto al Politecnico federale di Zurigo e all'Università di Ginevra con il pretesto di un legame con l’attuale conflitto in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Amnesty International contesta questi divieti, incoraggiati dalla recente posizione del Consiglio federale sulle manifestazioni studentesche. L'organizzazione chiede alle autorità e ai rettorati di sostenere il diritto fondamentale alla libertà di espressione nei campus. -
Afghanistan La Svizzera deve impegnarsi con forza per i diritti di donne e ragazze!
La Svizzera deve cogliere l'occasione della sua seconda presidenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per impegnarsi a sostegno delle donne e delle ragazze afghane, assicurandosi che i talebani siano perseguiti e processati per i crimini che hanno commesso. Questa è la richiesta formulata in una nuova petizione che Amnesty International rivolge al Consiglio federale. Dal ritorno al potere dei talebani, tre anni fa, la situazione delle donne in Afghanistan non ha fatto che peggiorare. -
Svizzera Rafforzare la CEDU invece di indebolirla
Sulla scia della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Corte EDU) sul clima, diversi interventi parlamentari chiedono di limitare la portata delle sentenze della Corte o addirittura di denunciare la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CE-DU). Con queste discussioni, la Svizzera invia un segnale pericoloso a Stati quali la Russia, la Turchia e l'Ungheria che già attaccano frontalmente la protezione dei diritti umani a livello europeo. Amnesty International chiede al Parlamento di sostenere la CEDU e di difendere questa fondamentale conquista. -
Sondaggio Aiutateci a fare chiarezza su violenza e discriminazione della comunità LGBTQIA+ in Svizzera
Tutte le persone vogliono essere rispettate e sentirsi al sicuro, indipendentemente da aspetto, dall’identità di genere o da chi amano. Tuttavia, per chi fa parte della comunità LGBTQIA+, la violenza e la discriminazione sono realtà. Per questo motivo, Queeramnesty e Amnesty International, insieme ad altre organizzazioni della comunità, hanno avviato un'indagine per registrare la portata e le forme di violenza anti-LGBTQIA+ in Svizzera. -
Iran A due anni dalla rivolta “Donna, Vita, Libertà”, prevale l'impunità
La popolazione iraniano continua a vivere sotto il giogo della brutale repressione governativa del movimento “Donna, Vita, Libertà”. Questo in un clima di sistematica impunità per i crimini commessi ai sensi del diritto internazionale. È quanto sostiene Amnesty International alla vigilia del secondo anniversario del movimento di protesta che ha portato il popolo iraniano a sollevarsi contro decenni di oppressione e discriminazione di genere. -
Uguaglianza per le persone con disabilità Depositate 108.000 firme per l'iniziativa per l'inclusione
Le persone con disabilità vivono quotidianamente numerose discriminazioni – per esempio riguardo l’alloggio, il lavoro o sui trasporti pubblici. Con l'iniziativa per l'inclusione chiedono la tanto attesa uguaglianza giuridica e di fatto. L'iniziativa, accompagnata da 108.000 firme, è stata consegnata a Berna il 5 settembre. Per la prima volta, una rampa provvisoria ha consentito la consegna senza barriere delle firme alla Cancelleria federale. -
Israele/Territori Palestinesi Occupati Distruzioni ingiustificate a Gaza: Amnesty chiede un’indagine per crimini di guerra
La campagna militare israeliana per espandere in modo significativo una “zona cuscinetto” lungo il perimetro orientale della Striscia di Gaza occupata dovrebbe essere indagata come crimine di guerra di distruzione gratuita e punizione collettiva, ha dichiarato Amnesty International in una nuova indagine. -
Svizzera Il Consiglio federale deve impegnarsi per la protezione del clima e dei diritti umani
Il governo svizzero non assume pienamente la propria responsabilità riguardo la protezione del clima. Ignorando una sentenza storica della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Corte EDU) ne compromette l'autorità e non rispetta i diritti delle persone che, in Svizzera, sono maggiormente colpite dalle conseguenze del cambiamento cli-matico, constata Amnesty Svizzera. -
Svizzera / Europa Amnesty analizza le decisioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sul clima
Amnesty International ha pubblicato una sintesi che analizza tre sentenze storiche sul cambiamento climatico emesse dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Corte EDU) il 9 aprile scorso in seguito alle richieste di un gruppo di anziane donne svizzere, di sei giovani portoghesi e di un ex sindaco e deputato francese. -
Ucraina/Russia Indagare sull'uso di mine antiuomo da parte delle forze russe come possibile crimine di guerra
L'uso di mine antiuomo, disseminate in territori precedentemente ucraino attualmente occupati dalle forze russe, continua a rappresentare una minaccia mortale per i civili e deve essere oggetto di un'indagine rapida, approfondita, indipendente e imparziale. È quanto ha dichiarato Amnesty International in una dichiarazione pubblica rilasciata oggi. -
Bangladesh Analisi video e fotografiche confermano l’uso illecito di armi letali e meno letali da parte della polizia sui manifestanti
Le autorità del Bangladesh hanno continuato a usare illecitamente la forza contro gli studenti manifestanti, nei sei giorni di chiusura e di restrizione delle comunicazioni, durante la protesta per la riforma delle quote in tutto il Paese, ha dichiarato oggi Amnesty International, pubblicando la seconda parte della sua serie di analisi delle prove. -
Sudan Un flusso costante di armi alimenta la sofferenza dei civili
Il conflitto in Sudan è alimentato dal costante afflusso di armi da Cina, Russia, Serbia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Yemen. L'embargo sulle consegne di armi al Darfur è quindi del tutto inefficace. Questa è la conclusione di un nuovo rapporto di Amnesty International. -
Perù La presidente potrebbe essere considerata responsabile di omicidio per le uccisioni durante le manifestazioni
Diciotto mesi dalle proteste del dicembre 2022 e il marzo 2023, teatro dei più gravi episodi di violazione diffuse della storia recente del Perù, prove chiave indicano una possibile responsabilità penale della presidente Dina Boluarte. Lo afferma Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto sulle proteste, in cui persero la vita 50 persone e un poliziotto con il ferimento di oltre 1400 persone. -
Israele/Gaza Mettere fine alle detenzioni segrete e alle torture di massa nei confronti di palestinesi
Le autorità israeliane devono porre fine alla detenzione in isolamento a tempo indeterminato - senza accusa né processo - di palestinesi della Striscia di Gaza occupata in virtù della Legge sui combattenti illegali. Una pratica, dichiara Amnesty International, in chiara violazione del diritto internazionale. -
Francia - divieto di portare il velo nello sport Una politica discriminatoria in vista dei Giochi Olimpici
Il divieto di gareggiare ai Giochi olimpici imposto alle atlete francesi che indos-sano il velo viola le leggi internazionali sui diritti umani e mette in luce l'ipocrisia discriminatoria delle autorità francesi e la vile debolezza del Comitato olimpico internazionale (CIO). È quanto ha dichiarato Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato in vista dei Giochi olimpici di Parigi. -
Israele/TPO Hamas e altri gruppi armati devono rilasciare immediatamente i civili tenuti in ostaggio a Gaza
Hamas e altri gruppi armati devono rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti gli ostaggi civili tenuti in cattività nella Striscia di Gaza occupata dal 7 ottobre. È quanto ha ribadito oggi Amnesty International. -
Europa/Manifestazioni pacifiche Un diritto sistematicamente sotto attacco
In tutta Europa il diritto di riunione pacifica è fortemente minacciato poiché gli Stati stigmatizzano, criminalizzano e reprimono sempre più spesso i manifestanti pacifici, imponendo restrizioni ingiustificate. Limitazioni che avvengono anche in Svizzera.
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