Sotto tiro tre leggi discriminatorie adottate negli ultimi 18 mesi| © AP Photo/Ben Curtis
Sotto tiro tre leggi discriminatorie adottate negli ultimi 18 mesi| © AP Photo/Ben Curtis

Uganda Legislazione discriminatoria alimenta repressioni e maltrattamenti verso le persone LGBTI

Secondo un nuovo rapporto di Amnesty International, tre leggi repressive e discriminatorie adottate nel corso degli ultimi 18 mesi in Uganda hanno portato a una recrudescenza della repressione statale, a discriminazioni legate all’identità di genere e a violenze omofobiche.

Il rapporto, intitolato Rule by Law – Discriminatory Legislation and Legitimized Abuses in Uganda e presentato il 16 ottobre a Kampala, evidenzia come tre leggi violino i diritti umani fondamentali, alimentino abusi e discriminazioni senza offrire la possibilità di chiedere giustizia.

«In Uganda la repressione è sempre più vincolata all'uso di leggi palesemente discriminatorie che erodono i diritti garantiti dalla Costituzione del Paese», ha detto Sarah Jackson, vice direttrice regionale di Amnesty International per l'Africa orientale.

«Il governo deve agire e rivedere al più presto queste leggi nocive, che minacciano il nucleo dei diritti umani in Uganda», ha aggiunto Sarah Jackson.

Il rapporto di Amnesty International documenta l'impatto cumulativo della legge sull’ordine pubblico (Public Order Act Management, POMA), della legge anti-pornografia (Anti Pornography Act APA) e dell'ormai revocata legge contro l'omosessualità (Anti Homosexuality Act, AHA). Questi testi sono stati approvati dal Parlamento dell'Uganda e iscritti nella legge tra agosto 2013 e febbraio 2014.

 

16 ottobre 2014