2014
-
Iran Un difensore dei diritti umani testimonia dopo la sua liberazione
Emadeddin Baghi, un difensore dei diritti umani iraniano tra i più critici del regime, è stato liberato lunedì 20 giugno 2011. Ha detto a Amnesty International che la sua lotta continuerà, poiché sono ancora numerosi gli iraniani incarcerati ingiustamente. -
Violenza sulle donne Farfalle solidali con le donne del Nicaragua
Amnesty lancia una campagna internazionale per fare pressione sul governo del Nicaragua e sul Presidente Daniel Ortega affiché sia abrogata la legge anti-aborto e siano prese misure efficaci per proteggere donne e ragazze dalla violenza sessuale. -
Rapporto annuale 2011 Cambiamenti storici appesi a un filo
L’ascesa dei movimenti sociali in favore della libertà e della giustizia in Medio Oriente e in Nord Africa e il crescente successo dei social media offrono un’occasione senza precedenti di far progredire il rispetto dei diritti umani. Ma questi cambiamenti sono appesi a un filo, ha dichiarato Salil Shetty, Segretario generale di Amnesty International, durante la presentazione del rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo, avvenuta a Londra a poche settimane dal 50esimo della nascita dell’organizzazione. Un bilancio in chiaro scuro per quel che riguarda la Svizzera. Se, infatti, si possono notare alcuni sviluppi positivi, come l’accoglienza a titolo umanitario di ex detenuti di Guantanamo, l’approvazione dell’iniziativa sul rinvio costituisce chiaramente un passo indietro. -
Libia Gli attacchi contro i residenti di Misurata sono possibili crimini di guerra
Gli attacchi da parte delle forze fedeli al colonnello Gheddafi contro le zone residenziali di Misurata possono costituire crimini di guerra. Lo ha dichiarato Amnesty International, in un nuovo rapporto dedicato alla situazione della città assediata. -
Azione on-line Libertà per AI Weiwei
Ai Weiwei, artista cinese di fama internazionale e critico del governo, è stato arrestato ed è detenuto in incommunicado. È a rischio di tortura e altri maltrattamenti. -
Siria Aumentano le vittime
Secondo quanto riferito ad Amnesty International da attivisti locali e internazionali per i diritti umani, negli ultimi 4 giorni la repressione in atto in Siria ha provocato 48 morti. Nella sola città di Banias sono stati eseguiti oltre 350 arresti; tra gli arrestati 48 donne, un bambino di 10 anni, almeno tre medici e 11 feriti portati via direttamente da un ospedale. -
1961-2011 50 anni di Amnesty International
Nel mese di novembre del 1960, leggendo il giornale, l’avvocato Peter Benenson apprese della sentenza emessa contro due student portoghesi, condannati per aver brindato alla libertà. Una notizia che sucitò l’indignazione di Benenson, che decise di fare qualcosa per dare un senso al suo stato d’animo. -
Appello ai partiti e ai politici del paese Amnesty preoccupata per il clima ostile verso i diritti umani in Svizzera
Amnesty International è preoccupata per l’aumento della xenofobia e della crescente ostilità nei confronti dei diritti umani in Svizzera. I suoi membri, riuniti in occasione dell’Assemblea Generale a Soletta, hanno lanciato un appello ai partiti, alle donne e agli uomini politici del paese, invitandoli ad abbandonare discorsi xenofobi e discriminatori nel corso della campagna elettorale per le elezioni del prossimo autunno. Il Consiglio federale è stato invitato a contribuire alla protezione dei rifugiati di guerra libici. L’Assemblea generale ha segnato l’inizio dei festeggiamenti per il giubileo della più importante organizzazione di lotta in favore dei diritti umani, che festeggerà il suo 50esimo compleanno. -
Statistiche 2010 sulla pena di morte Aumentano le esecuzioni in Iran
Lo scorso anno, Amnesty International ha documentato l'esecuzione di 527 persone in 23 paesi. A causa di Cina e l'Iran, il numero di casi non registrati dalla statistica è elevato. Questa è una delle principali conclusioni del rapporto annuale sulla pena di morte pubblicato oggi dall'organizzazione lotta per i diritti umani. La situazione è particolarmente drammatica in Iran. Con un'azione pubblica – lunedì 28 marzo a Berna - Amnesty International intende attirare l'attenzione dell’opinione pubblica sulle 120 esecuzioni avvenute in questo paese nei mesi di gennaio e febbraio 2011. -
Giornata Mondiale dell'Acqua Rom in Slovenia: la lotta quotidiana per l'acqua potabile
In Slovenia, molti rom lottano quotidianamente per ottenere la quantità di acqua necessaria per bere, cucinare e lavarsi. Questo non avviene per caso, ma è il risultato di una discriminazione di cui sono vittima. In Slovenia c’è abbastanza acqua potabile per tutti e tutte, come dimostra il rapporto di Amnesty International « Parallel Lives: Roma denied rights to housing and water in Slovenia » . In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, 22 marzo 2011, l'organizzazione per i diritti umani lancia un’azione on-line ( in francese e in tedesco ) in difesa dei diritti dei Rom, nella quale esige che il governo sloveno garantisca loro l'accesso all'acqua potabile. -
Aggiornamenti in tempo reale Voglia di cambiamento in Nord Africa e Medio Oriente
Aggiornamenti sugli eventi in rapida evoluzione dal sito internazionale di Amnesty International Continua -
Amnesty International accusa il Consiglio di sicurezza e l'Unione africana "Avete abbandonato il popolo libico"
Amnesty International ha accusato ieri, 23 febbraio 2011, la comunità internazionale di aver abbandonato il popolo libico nel momento di massimo bisogno, proprio mentre il colonnello Gheddafi ... -
L'Italia deve farsi carico dell’emergenza dei migranti tunisini
Amnesty International ha sollecitato le autorità italiane ad affrontare i bisogni umanitari di migliaia di migranti e richiedenti asilo provenienti dalla Tunisia a seguito delle recenti tensioni politiche. -
Libia Gheddafi deve porre fine al bagno di sangue
Amnesty International ha sollecitato il leader libico Gheddafi a riporre sotto controllo le sue forze di sicurezza, dopo aver ricevuto notizie di mitragliatrici e altre armi pesanti usate contro i manifestanti a Bengasi, Misratah e altre città. In un crescendo di uccisioni. -
Votazione sulle armi Amnesty International delusa
Amnesty International ha espresso la sua delusione per la bocciatura dell’iniziativa popolare “Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi”. Rifiutando di creare un registro centrale ... -
Egitto Rilasciati i due rappresentanti di Amnesty International
Cinque tra giornalisti e operatori per i diritti umani, compresi due rappresentanti di Amnesty International, sono stati rilasciati la sera di venerdì 4 febbraio, dopo aver trascorso un giorno e ... -
Egitto Detenuti al Cairo due rappresentanti di Amnesty International
Due rappresentanti di Amnesty International sono stati arrestati dalla polizia al Cairo, dopo che questa mattina la polizia militare aveva preso il controllo del Centro di studi giuridici Hisham ... -
Egitto L'esercito deve proteggere i manifestanti
All’indomani degli scontri provocati al Cairo e in altre città del paese da gruppi organizzati di sostenitori filogovernativi, Amnesty International ha chiesto alle autorità egiziane di proteggere il ... -
Aiuto d’urgenza: una via senza uscita
Quattro organizzazioni attive nel campo dell’asilo - Amnesty International, l’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR), l’Osservatorio svizzero sul diritto d’asilo e degli stranieri e Solidarité sans frontières - lanciano oggi una campagna nazionale con la quale chiedono una riforma del regime dell’aiuto urgente, al quale sottostanno circa 5’000 richiedenti l’asilo respinti. Il regime dell’aiuto d’urgenza porta, secondo le quattro organizzazioni, a un isolamento sociale estremo, numerosi ostacoli amministrativi e una precarizzazione che impedisce ai beneficiari di vivere nella dignità. Condizioni ancor più difficili per le persone più vulnerabili: gli anziani, le persone traumatizzate, le donne incinte o sole con bambini, e i minorenni non accompagnati. L’effetto dissuasivo di questo sistema, inoltre, non è assolutamente dimostrato poiché solo tra il 12 e il 17% delle persone sottoposte all’aiuto d’urgenza lasciano la Svizzera in modo controllato. -
Haiti a un anno dal sisma Dopo il trauma del terremoto, la paura dello stupro
In un nuovo rapporto, Amnesty International ha denunciato che le donne e le ragazze che vivono nelle tendopoli di Haiti vanno incontro a un aumentato rischio di subire stupri e violenza sessuale.
Pagina 48 di 50