Giornata internazionale delle donne, Berna.  © Amnesty International
Giornata internazionale delle donne, Berna. © Amnesty International

Giornata internazionale delle donne Le donne non hanno bisogno che lo Stato controlli le loro vite

In Salvador donne che hanno abortito trascorrono decenni in carcere, accusate di aver interrotto illegalmente la gravidanza. È con una campagna contro questa palese violazione dei diritti fondamentali delle donne che Amnesty International partecipa alla Manifestazione nazionale delle donne, il 7 marzo a Berna.

Depenalizzazione dell’aborto, accesso alla contraccezione e all’educazione sessuale, diritto di avere rapporti sessuali consensuali anche con persone dello stesso sesso, diritto di vivere al sicuro dalla violenza: tutti questi diritti sono stati definiti e riconosciuti anni or sono dalla comunità internazionale. Ciononostante sono ripetutamente messi in discussione, violati e ostacolati. Questo avviene anche in Svizzera dove esponenti conservatori tentano di limitare la libertà sessuale con il pretesto della protezione della famiglia tradizionale o della lotta contro la  «sessualizzazion».

«I diritti sessuali sono diritti umani», sottolinea Stella Jegher, esperta di diritti delle donne di Amnesty International Svizzera. «Purtroppo però, 20 anni dopo la Conferenza di Pechino, molti governi disattendono l’obbligo di proteggere, rispettare e promuovere questi diritti.»

Con il lancio a livello globale di un «Manifesto sui diritti sessuali e riproduttivi» (testo in francese). Amnesty International vuole aumentare la pressione sui governi affinché rispettino veramente questi diritti e smettano di smantellarli. In questo senso il 2015 è un anno particolare: il 9 marzo si apre a New York la 59a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (CSW). Il programma prevede anche la valutazione della «piattaforma d’azione» elaborata alla Conferenza mondiale sulle donne di Pechino nel 1995. A oggi si tratta dell’accordo internazionale più progressista in materia di diritti delle donne.

Amnesty International chiede ai governi di riaffermare con forza il diritto di ogni donna di prendere decisioni che toccano la sua sfera sessuale in totale libertà e autonomia. I diritti delle donne in materia di sessualità, gravidanza e maternità devono assolutamente essere al centro dell’«Agenda post-2015» per i nuovi obiettivi di sviluppo e sostenibilità.

«Oggi, come 20 anni fa a Pechino, ci mobilitiamo per dare forza alla voce delle donne che si battono per i propri diritti - dal Salvador all’Etiopia, dall'Egitto alla Siria» ha dichiarato Stella Jegher. «Che sia alla manifestazione di Berna o alla conferenza di New York, in occasione della Giornata internazionale delle donne o qualsiasi altro giorno dell’anno, siamo impegnati per rivendicare i nostri diritti al fianco di tutte le donne impegnate in prima linea per la difesa deidiritti umani.»


Berna – Lugano, 6 marzo 2015