2015
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Iniziativa multinazionali responsabili Business globale? Responsabilità globale!
Le imprese domiciliate in Svizzera devono far fronte alle loro responsabilità quando le loro attività all’estero minacciano i diritti umani e l’ambiente: è con questo messaggio che un’ampia coalizione ha lanciato oggi a Berna un’iniziativa per multinazionali responsabili. Questa iniziativa popolare deve garantire che le imprese svizzere integrino il rispetto dei diritti umani e delle norme ambientali nell’insieme delle loro relazioni d’affari. -
SOS Europa Salvare vite deve essere la priorità dell'Europa
In occasione dell’incontro tra i ministri degli Esteri e degli Interni dell’Unione europea in programma oggi a Lussemburgo, Amnesty International ha dichiarato che i governi europei devono dare la ... -
Uzbekistan USA e Europa chiudono gli occhi di fronte alla tortura.
Stati Uniti, Germania e altri stati europei, continuando a chiudere un occhio di fronte al fatto che in Uzbekistan la tortura è endemica, permettono che questi abusi continuino ininterrotti, afferma ... -
Nigeria Donne e ragazze rapite costrette a combattere tra le fila di Boko Haram
Dall’inizio del 2014 sono almeno 2'000 le donne e le ragazze rapite da Boko Haram, costrette a diventare schiave sessuali e/o a seguire l’addestramento in preparazione al combattimento. Lo afferma ... -
Sorveglianza di massa Amnesty International porta il Regno Unito di fronte alla Corte europea dei diritti umani
Amnesty International, Privacy International e Liberty hanno annunciato il 10 aprile 2015 che porteranno le pratiche di sorveglianza indiscriminata di massa del governo del Regno Unito di fronte alla Corte europea dei diritti umani. -
Marcia Mondiale delle Donne in Ticino In Marcia verso la libertà
La Marcia Mondiale delle Donne (MMD) farà tappa nella Svizzera Italiana dal 14 al 17 maggio 2015. A promuovere l’iniziativa DAISI – Donne Amnesty International della Svizzera Italiana e Inter-Agire / ... -
Pena di morte nel mondo, dati 2014 Allarmante aumento delle condanne a morte in un contesto di lotta alla criminalità e al terrorismo
Nel 2014 gli stati hanno fatto ricorso alla pena di morte nel futile tentativo di contrastare criminalità, terrorismo e instabilità interna. Si è registrato un importante aumento delle condanne a morte, almeno 2466 (il 28 per cento in più rispetto al 2013), soprattutto a causa di Egitto e Nigeria. Le esecuzioni registrate sono state 607, il 22 per cento in meno del 2013 (con l’esclusione della Cina, che da sola esegue più condanne a morte che il resto del mondo). Esecuzioni hanno avuto luogo in 22 paesi, lo stesso numero del 2013. -
Lo Yemen precipita nel caos
La morte di almeno otto manifestanti pacifici, uccisi la mattina del 24 marzo da membri delle Forze centrali per la sicurezza nella città di Ta'iz, mostra fino a che punto lo Yemen stia discendendo nel caos. -
Tunisia L'attacco armato al museo segno d'infinito disprezzo per la vita
Amnesty International ha condannato l'attacco armato di ieri al museo del Bardo, al centro della capitale Tunisi, che secondo il primo ministro tunisino Habib Essid ha causato almeno 19 morti e un numero ancora maggiore di feriti. Secondo lo stesso primo ministro, tra le vittime vi sarebbero molti turisti stranieri. -
sondaggio internazionale La sorveglianza di massa da parte degli Stati Uniti suscita un’opposizione mondiale.
La sorveglianza di massa da parte degli Stati Uniti sul traffico Internet e la rete di telefonia è un affronto all’opinione pubblica mondiale. Lo ha dichiarato Amnesty International rendendo pubblici i risultati di un importante sondaggio che accompagna il lancio della campagna internazionale #UnfollowMe. La questione della sorveglianza è d’attualità pure in Svizzera, dove il parlamento federale ha approvato ieri la nuova legge sul Servizio di informazioni. -
Siria, Raqqa Numerosi civili uccisi negli attacchi spietati delle forze governative
Un rapporto di Amnesty International fornisce nuove schiaccianti prove che dimostrano come, nella serie di raid aerei contro la città di Raqqa del novembre 2014, le forze governative siriane abbiano ucciso illegalmente numerosi civili in violazione del diritto internazionale umanitario. Un certo numero di questi episodi costituiscono dei crimini di guerra. -
Siria Dopo quattro anni di crisi, l'83 per cento delle luci si sono spente
Alla vigilia del 15 marzo, quarto anniversario dell’inizio del conflitto, la coalizione #withsyria (composta da 130 organizzazioni non governative) ha reso noto che l’83 per cento delle luci visibili di notte in Siria si sono via via spente dal marzo 2011. Il dato emerge dall’analisi di immagini satellitari effettuata da scienziati dell’Università di Wuhan, in Cina. -
La Svizzera a un bivio La maggioranza non è sola
“Il popolo ha sempre ragione, lo ha deciso la maggioranza”. Ma chi è il popolo e chi è la maggioranza? È stato il popolo stesso che, per proteggersi, ha stabilito dei limiti al potere della democrazia diretta. -
La Svizzera a un bivio Del diritto del più forte ai diritti per tutti
In Europa abbiamo avuto modo di conoscere la legge del più forte durante due guerre mondiali. Ancora oggi nel mondo milioni di persone subiscono le conseguenze delle lotte per il potere. -
Lettera aperta al Consiglio Nazionale Proteggiamo la nostra libertà e la nostra sfera privata dalla sorveglianza di massa
Il 16 marzo il Consiglio nazionale si occuperà della nuova legge sul servizio di informazioni, e quindi dell’esplorazione dei segnali via cavo. L’esplorazione dei segnali via cavo permetterebbe al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) di intercettare tutti i flussi di dati che lasciano la Svizzera verso l’estero. Inoltre il SIC non avrebbe accesso solo ai metadato ma pure al contenuto integrale delle comunicazioni elettroniche, quali e-mail, ricerche o telefonate via Internet. -
Iran Progetti di legge che riducono le donne a macchine per produrre bambini
In Iran l’adozione di due progetti di legge potrebbe avere gravi conseguenze sulle vite delle donne che non hanno figli. I testi in discussione potrebbero infatti imporre gravi limitazioni sull’uso dei contraccettivi e sulle possibilità di accedere al mercato del lavoro. Lo rende noto Amnesty International in un rapporto pubblicato mercoledì 11 marzo 2015. -
Iniziativa UDC : “Diritto svizzero invece che giudici stranieri” Un attacco frontale ai diritti fondamentali
Con la sua iniziativa l’UDC crea ad arte una pericolosa contrapposizione tra democrazia e diritti umani, mette in guardia Amnesty International. Senza il rispetto dei diritti umani garantiti dal diritto internazionale non può esistere una reale democrazia. La Sezione svizzera di Amnesty International, lo scorso anno, ha dedicato una campagna proprio a questo tema. E continuerà a lavorare sul questo tema cruciale anche durante l’anno in corso. -
Giornata internazionale delle donne Le donne non hanno bisogno che lo Stato controlli le loro vite
In Salvador donne che hanno abortito trascorrono decenni in carcere, accusate di aver interrotto illegalmente la gravidanza. È con una campagna contro questa palese violazione dei diritti fondamentali delle donne che Amnesty International partecipa alla Manifestazione nazionale delle donne, il 7 marzo a Berna. -
SOS Europa L'ultima tragedia nel Mediterraneo mostra il fallimento dell'UE nelle operazioni di soccorso
La morte di almeno altri dieci rifugiati e migranti, il 3 marzo, nel Mediterraneo mostra come i governi europei falliscano ancora nel fornire risorse adeguate per un’operazione di ricerca e soccorso coordinata che salverebbe innumerevoli vite, ha dichiarato Amnesty International. -
Azerbaijan Giochi Europei in un clima di repressione generalizzata
Minacce, violenza e detenzione delle voci critiche nei confronti del governo caratterizzano l’operato del regime azero mentre il paese si prepara a ospitare i primi Giochi Europei. Lo afferma Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato a 100 giorni dalla cerimonia di apertura.
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