2015
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Russia Necessarie indagini efficaci sull'omicidio Nemtsov
Amnesty International ha sollecitato indagini rapide, imparziali ed efficaci sull'omicidio, avvenuto la sera del 27 febbraio a Mosca, di Boris Nemtsov, uno dei più noti attivisti politici della ... -
Rapporto annuale 2014 -2015 Successi 2014
A livello globale Dopo una campagna durata oltre 20 anni, nel dicembre 2014 il Trattato globale sul commercio di armi è entrato in vigore con, al momento, 130 firme e 62 ratifiche. Il trattato ha ... -
Rapporto annuale 2014 -2015 La brutalità dei gruppi armati esige nuove risposte
In occasione del lancio del suo rapporto annuale, Amnesty International sollecita i leader mondiale a agire con urgenza di fronte alla mutata natura dei conflitti e a proteggere i civili dall’orribile violenza degli stati e dei gruppi armati. L’organizzazione teme un aumento del numero dei civili esposti ad abusi da parte di gruppi armati, il moltiplicarsi del numero degli attacchi contro la libertà di espressione e il peggioramento della crisi dei rifugiati. -
Rapporto annuale 2014-2015 Le pecche della Svizzera
La Commissione nazionale svizzera per la prevenzione della tortura (Cnpt) e alcune Ong hanno continuato a esprimere preoccupazioni per l’uso della forza durante le espulsioni dei richiedenti asilo. Non sono state applicate leggi di “iniziativa popolare” rivelatesi incompatibili con il diritto internazionale. -
SOS Europa Nuova tragedia del mare al largo di Lampedusa
A seguito della notizia della morte di almeno 300 persone al largo dell'isola di Lampedusa, Amnesty International ha dichiarato che l'Unione europea e i suoi stati membri devono abbassare la testa per la vergogna. -
Myanmar Un eldorado per il business?
Compagnie minerarie canadesi e cinesi hanno approfittato di gravi violazioni dei diritti umani e di attività illegali nel contesto del sito di estrazione di rame di Monywa (dove si trova la miniera di Letpadaung tristemente celebre), a volte con la tacita approvazione delle autorità del Myanmar. È quanto sostiene Amnesty International in un rapporto pubblicato martedì 10 febbraio. -
Siria Apriamo le nostre società ai rifugiati
Un nuovo rapporto di Amnesty International volge lo sguardo sul volto umano della crisi dei rifugiati della Siria, attraverso le storie di otto persone e numerose famiglie che sono fuggite dal conflitto e stanno lottando per sopravvivere in Libano, Giordania e Iraq. -
Ucraina Massacro di civili
Una ricercatrice di Amnesty International attualmente nell'Ucraina orientale ha raccolto drammatiche prove sulle uccisioni e i ferimenti di civili causati negli ultimi giorni da entrambe le parti coinvolte nel sanguinoso conflitto in corso nelle città di Donetsk e Debaltseve. -
Egitto Processi iniqui e condanne a morte di massa
La conferma di 183 condanne a morte al termine di processi gravemente iniqui è un ulteriore segno di disprezzo dell'Egitto per il diritto internazionale, sostiene Amnesty International. -
Nigeria Le autorità sapevano dell'attacco di Boko haram
Dopo aver raccolto nuove prove, Amnesty International ha rivelato che le autorità nigeriane erano state ripetutamente avvertite circa gli attacchi di Boko haram a Baga e Monguno, in cui morirono centinaia di persone, ma non presero misure adeguate per proteggere la popolazione civile. -
Libia Sanzioni mirate per porre fine ai crimini di guerra a Bengasi
In occasione della pubblicazione di un nuovo documento sulla Libia, Amnesty International ha chiesto urgentemente l'adozione di sanzioni mirate e l'avvio di procedimenti giudiziari, anche attraverso la Corte penale internazionale, per porre fine alla serie di sequestri, torture, uccisioni sommarie e ulteriori abusi, equivalenti in alcuni casi a crimini di guerra, commessi dalle forze rivali che si contengono la città di Bengasi. -
Egitto Le riforme non bastano, dilaga la violenza contro le donne
In Egitto la violenza contro le donne e le ragazze ha raggiunto un livello impressionante, sia tra le mura domestiche che in pubblico, comprese le aggressioni di gruppo e la tortura nei centri di detenzione. A sostenerlo Amnesty International in un nuovo rapporto reso pubblico il 21 gennaio 2015. -
Svizzera Iniziativa popolare per multinazionali responsabili
La nuova associazione «Iniziativa per multinazionali responsabili», di cui Amnesty International è parte, prevede il lancio di un'iniziativa popolare, il cui obiettivo è che le imprese svizzere rispettino i diritti umani e gli standard ambientali anche nelle loro attività all'estero. -
Programma segreto di detenzione della CIA I governi europei coinvolti devono agire
A seguito del rapporto reso parzialmente pubblico dal Senato Usa il 9 dicembre 2014, Amnesty International ha chiesto oggi ai governi europei che cooperarono al programma di detenzioni segrete, interrogatori e torture della Cia nell'ambito della "guerra al terrore" degli Usa, di agire con urgenza per portare i responsabili di violazioni dei diritti umani di fronte alla giustizia. -
Manifestazione contro la fustigazione
Il 16 gennaio 2015, 50 persone hanno manifestato a Berna e hanno consegnato più di 9000 firme all’ambasciata dell’Arabia Saudita per chiedere la fine delle frustate di Badawi e la sua liberazione. Secondo informazioni ricevute da Amnesty International, la seconda sessione di 50 frustate ai danni di Raif Badawi prevista questo giorno stesso in Arabia Saudita non ha avuto luogo «per motivi di salute». -
Nigeria Immagini satellitari mostrano le terribili dimensioni dell'attacco di Boko haram a Baga
Una serie di immagini satellitari diffuse il 15 gennaio da Amnesty International forniscono la scioccante e inconfutabile prova della dimensione dell'attacco portato da Boko haram la scorsa settimana sulle città di Baga, a 160 chilometri di distanza da Maiduguri, e Doron Baga (conosciuta anche come Doro Gowon, a due chilometri e mezzo da Baga). -
Turismo Vacanze da sogno in Corea del Nord?
La Corea del Nord sta sviluppando la sua offerta turistica. In occasione di una fiera di professionisti del turismo, avrà uno stand presso il centro espositivo di Berna. Amnesty ha organizzato un'azione il 15 gennaio, per ricordare che il regime è colpevole di gravi violazioni dei diritti umani. -
Arabia Saudita Frustato per aver difeso la libertà
Amnesty International ha appreso che venerdì 9 gennaio l'attivista dell'Arabia Saudita Raif Badawi è stato sottoposto alle prime 50 delle 1000 frustate cui è stato condannato, oltre che a 10 anni di carcere e a una multa di un milione di rial sauditi (poco meno di 200.000 euro), per nient'altro che aver esercitato il suo diritto alla libertà d'espressione. -
Francia Attentato al Charlie Hebdo, attacco alla libertà d'espressione
L'attacco armato contro la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, avvenuto la mattina del 7 gennaio a Parigi e nel quale sono morte almeno 12 persone, rappresenta per Amnesty International un agghiacciante assalto alla libertà d'espressione. -
Siria Crisi dei rifugiati siriani: il mondo sta a guardare
I leader mondiali non stanno offrendo un’adeguata protezione ai rifugiati più vulnerabili della Siria. Le conseguenze sono catastrofiche. A sostenerlo Amnesty International in un nuovo rapporto reso ...
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