"La chiusura di quasi 400 Ong va inquadrata nel sistematico tentativo in corso da parte delle autorità turche di ridurre definitivamente al silenzio ogni voce critica" - ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l'Europa.
"Sono state chiuse associazioni di giuristi contro la tortura, organizzazioni per i diritti delle donne che gestivano rifugi per le sopravvissute alla violenza domestica, centri di assistenza per i rifugiati e gli sfollati interni e anche la principale Ong per i diritti dei bambini" - ha sottolineato Dalhuisen.
"Alla società civile turca dev'essere permesso di continuare a svolgere il suo prezioso lavoro senza timore di rappresaglie o punizioni. L'azione delle Ong è di vitale importanza soprattutto nel contesto dell'attuale crisi dei diritti umani in Turchia, dove l'evidente abuso dei poteri d'emergenza ha gettato un'ombra su una già devastata società civile" - ha concluso Dalhuisen.