2016
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Siria Attacco al convoglio di aiuti è una violazione del diritto internazionale
L'attacco di lunedì sera, 19 settembre, a un convoglio di aiuti delle Nazioni Unite e della Mezzaluna Rossa siriana, destinati a 78.000 persone ad Aleppo, è una flagrante violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, ha dichiarato Amnesty International. -
Grecia Migliaia di richiedenti asilo in condizioni agghiaccianti a causa della paralisi europea
Un anno dopo l’impegno preso dai leader europei in favore di una risposta di emergenza basata su uno schema di redistribuzione, Amnesty International ha denunciato che migliaia di richiedenti asilo restano bloccati in Grecia, in condizioni agghiaccianti. -
Yemen "Made in USA" la bomba che ha colpito l'ospedale di Medici Senza Frontiere
Dopo aver ottenuto la conferma che l'ospedale sostenuto da Medici senza frontiere ad Abs, attaccato il 15 agosto, fu colpito da una bomba made in Usa, Amnesty International ha nuovamente sollecitato gli stati della comunità internazionale - compresi gli Usa, il Regno Unito e l'Italia - a sospendere l'invio di armi che potrebbero essere usate nel conflitto in corso nello Yemen. -
Crisi dei rifugiati I leader mondiali hanno evitato le responsabilità
L'annunciato vergognoso fallimento del vertice delle Nazioni Unite, che il 19 settembre approverà un inutile accordo sui rifugiati, rappresenterà per Amnesty International un'opportunità sprecata per affrontare la crisi globale dei rifugiati che colpisce milioni di persone tra le più vulnerabili al mon-do, se i leader mondiali non troveranno una soluzione alternativa per aiutarle a raggiungere la sal-vezza. -
Campagna Tutto è ben protetto tranne i rifugati
Amnesty International Svizzera esorta il Consiglio Federale a mantenere le proprie promesse e accogliere al più presto 1500 profughi particolarmente vulnerabili siriani. In una petizione l’organizzazione chiede inoltre di sgravare Italia e Grecia, prendendo a carico richiedenti asilo già registrati un questi due paesi. In alcune stazioni ferroviarie svizzere decine di attivisti di Amnesty hanno attirato l’attenzione sul destino delle persone in fuga. -
Crisi dei rifugiati I leader mondiali hanno evitato le responsabilità
L'annunciato vergognoso fallimento del vertice delle Nazioni Unite, che il 19 settembre approverà un inutile accordo sui rifugiati, rappresenterà per Amnesty International un'opportunità sprecata per affrontare la crisi globale dei rifugiati che colpisce milioni di persone tra le più vulnerabili al mondo, se i leader mondiali non troveranno una soluzione alternativa per aiutarle a raggiungere la salvezza. -
Rio 2016 "Un lascito di violenza"
In conclusione della sua campagna sul rispetto dei diritti umani durante le Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro, il 15 settembre Amnesty International ha diffuso il rapporto "Un lascito di violenza: ucci-sioni da parte della polizia e repressione delle proteste a Rio". Una delegazione dell'organizzazione per i diritti umani ha consegnato al ministro per la Sicurezza pubblica dello stato di Rio de Janeiro oltre 209.000 firme di persone, di ogni parte del mondo, che avevano chiesto il rispetto dei diritti umani nel corso delle operazioni di sicurezza durante le Olimpiadi. -
Confine tra Siria e Giordania 75000 persone intrappolate nel deserto
Amnesty International ha diffuso immagini filmate e riprese dal satellite che mostrano cimiteri improvvisati e tumuli in pieno deserto, nella “terra di nessuno” tra Siria e Giordania dove decine di migliaia di rifugiati sono abbandonati da tempo e, da due mesi, privi di aiuti umanitari. -
USA Il Presidente Obama deve graziare Edward Snowden
Il Presidente Barack Obama dovrebbe mettersi dalla parte giusta della storia perdonando la gola profonda Edward Snowden, che rischia decenni di carcere per essersi espresso in difesa dei diritti umani. È quanto affermano Amnesty International, la American Civil Liberties Union (ACLU), Human Rights Watch e altre organizzazioni nel lanciare una petizione globale in questo senso. -
Profughi minorenni a Como «La Svizzera viola i diritti di questi ragazzi »
Bambini e ragazzi respinti alla frontiera svizzera dormono nella stazione di Como, Italia, e nel parco adiacente. Denise Graf, coordinatrice asilo per la Sezione svizzera di Amnesty International, si è recata sul posto per interrogare questi giovani sui motivi del loro esilio, lo scopo del loro viaggio, i legami con le loro famiglie e su come sono stati trattati dalle guardie di confine. -
Votazione sulla Legge sulle attività informative No alla sorveglianza sproporzionata
A venti giorni dalla votazione popolare del 25 settembre, Amnesty International Svizzera ribadisce il proprio appello a respingere la nuova Legge sulle attività informative. Questa legge permetterebbe la messa in atto di misure di sorveglianza sproporzionate e rappresenterebbe una violazione della sfera privata e della libertà d’espressione, diritti fondamentali iscritti nella Costituzione federale. -
Sorveglianza di massa Verso un capitalismo senza libertà?
La riflessione di Nadia Boehlen, redattrice responsabile della versione francese della rivista della Sezione svizzera di Amnesty International, in vista della votazione sulla Legge sulle attività informative, il prossimo 25 settembre. -
Rifugiati al confine meridionale La Svizzera non rispetta i diritti dei minorenni
Organizzazioni non governative sono preoccupate per l’alto numero di minorenni non accompagnati re-spinti verso l’Italia al confine meridionale della Svizzera. Su invito della ONG italiana Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione (ASGI) e dell’associazione ticinese Firdaus, Denise Graf, esperta di asilo di Amnesty International Svizzera, ha partecipato oggi in Ticino a una conferenza stampa. Ha chiesto alle autorità di proteggere i diritti dei minorenni che si trovano a Como. -
Brasile Almeno 8 uccisioni da parte della polizia durante i Giochi
"Il Brasile ha perso la più importante medaglia di Rio 2016: diventare campione dei diritti umani", ha dichiarato Atila Roque, direttore generale di Amnesty International Brasile.Secondo l'organizzazione per i diritti umani, a Rio de Janeiro durante lo svolgimento delle Olimpiadi sono state uccise almeno otto persone nel corso di operazioni di polizia e manifestazioni pacifiche so-no state duramente represse. -
Votazione del 25 settembre: Legge sulle attività informative No alla sorveglianza di massa!
Patrick Walder, esperto della Sezione svizzera di Amnesty International, spiega i pericoli della nuova Legge sulle attività informativa (LAIn) in votazione il 25 settembre 2016. -
Yemen "Attacco atroce" contro un ospedale MSF
Amnesty International ha definito "un attacco atroce e un possibile crimine di guerra" il bombardamento di un ospedale sostenuto da Medici senza frontiere in Yemen, colpito dall'aviazione della coalizione a guida saudita nel pomeriggio del 16 agosto. L'ospedale, situato nella zona di Abs, provincia di Saada, era sostenuto dall'organizzazione umanitaria dal luglio 2015 e aveva curato 4611 pazienti. -
Rapporto L'inferno delle carceri siriane
Un nuovo rapporto pubblicato da Amnesty International porta alla luce le atrocità subite dai detenuti sistematicamente torturati o maltrattati nelle carceri siriane. Il numero di persone morte in detenzione in Siria dall’inizio della crisi, nel marzo 2011, è stimato a 17723 ovvero, in media, oltre 300 decessi al mese. -
Turchia Risposta alle dichiarazioni di Erdogan sui risultati delle ricerche di Amnesty International
Il 2 agosto 2016 il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato i risultati delle ricerche di Amnesty International secondo cui alcune delle persone arrestate dopo il fallito colpo di stato in Turchia erano state picchiate e torturate. -
Olimpiadi 2016 Rio non mantiene le promesse
Uno scioccante aumento del 103% nel tasso di omicidi a opera della polizia a Rio de Janeiro tra aprile e giugno del 2016 e il 2015 ha frantumato ogni possibilità di un'eredità positiva per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, ha dichiarato Amnesty International tre giorni prima della cerimonia di apertura. -
Turchia I numeri della repressione
Dopo il sanguinoso tentativo di colpo di stato del 15 luglio, i diritti umani in Turchia sono in pericolo. La reazione delle autorità è stata sommaria e brutale e ha scatenato un giro di vite di dimensioni ecce-zionali proseguito con la proclamazione, cinque giorni dopo, dello stato d'emergenza.Amnesty International è sul posto, a Istanbul e Ankara, per documentare le violazioni dei diritti umani che si stanno verificando.
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