2017
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I'M HERE: un selfie per i diritti umani
La Maratona di Lettere di Amnesty International è la più grande azione di lettere a sostegno dei diritti umani al mondo. Ogni anno, nei giorni che precedono e seguono il 10 dicembre, milioni di persone chiedono ai governi di liberare dei prigionieri di coscienza e di mettere fine alle violazioni dei loro diritti. Quest’anno, la tradizionale Maratona di Lettere di Amnesty International avrà anche una dimensione on-line per poter dire ai difensori dei diritti umani incarcerati e ai loro governi : « Io sono qui » -
Myanmar Contro i Rohingya un regime disumano di Apartheid
In un nuovo rapporto sulla crisi in corso nello stato di Rakhine, in Myanmar, Amnesty International ha denunciato che la minoranza rohingya è intrappolata in un crudele sistema di discriminazione istituzionalizzata e promossa dallo stato che equivale ad apartheid. -
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne La tua mano contro la violenza! il 25 novembre a Lugano
Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Da sempre Amnesty International è in prima linea a denunciare e prevenire la violenza sulle donne e le discriminazioni sistematiche di genere. Quest'anno la mobilitazione si farà in via Cattedrale, nel centro di Lugano, in collaborazione con il Gruppo DAISI (Donne Amnesty International Svizzera Italiana) e con membri dei gruppi giovani dell'organizzazione presenti sul territorio. -
Consegna dell’Appello Dublino al Consiglio Federale Per una Svizzera che protegge i diritti dei bambini e delle persone vulnerabili
In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, Amnesty International, l’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati, Solidarité sans frontières, Droit de rester Neuchâtel, Collectif R e Solidarité Tattes si uniscono per consegnare al Consiglio federale l’Appello contro l’applicazione cieca del regolamento Dublino, lanciato a livello nazionale nel mese di aprile. Queste organizzazioni intendono in particolare ricordare alla Svizzera i suoi obblighi in materia di protezione dei bambini rifugiati e delle loro famiglie. -
Mondiali in Russia e Qatar La Fifa deve fare qualcosa per i morti sul lavoro
Le raccomandazioni del Comitato consultivo dei diritti umani alla Fifa, pubblicato il 9 novembre, non fanno che confermare quanto più volte denunciato dalle ricerche di Amnesty International in merito ai diritti dei lavoratori impegnati nelle opere previste per i mondiali di calcio di Russia 2018 e Qatar 2022. -
Terzo Esame Periodico Universale della Svizzera Mettere in atto le raccomandazioni !
La Svizzera ha ricevuto oggi 250 raccomandazioni da parte degli altri Stati nell’ambito del 3° ciclo dell’Esame Periodico Universale (EPU). Amnesty International attende ora non solo che il nostro governo accetti un gran numero di queste raccomandazioni, ma anche che le metta in atto e concretizzi i suoi impegni. -
Turchia Libertà condizionata!
Un tribunale di Istanbul ha stabilito mercoledì sera la libertà condizionata di otto attivisti per i diritti umani detenuti. Tra le persone liberate, la direttrice della sezione turca di Amnesty International, İdil Eser, e il formatore tedesco Peter Steudtner. Il presidente di Amnesty International Turchia, Taner Kılıç, deve restare in carcere. -
Russia Trasporto di prigionieri evoca l’eredità dei Gulag
In Russia i prigionieri subiscono condizioni disumane, spesso per settimane e settimane, quando vengono trasportati per chilometri e chilometri, ammassati in treni senza finestre verso le colonie correttive situate in zone remote del paese. Lo sostiene Amnesty International in un nuovo rapporto. -
Turchia Occhi puntati sul “processo spettacolo” contro 11 attivisti dei diritti umani
False accuse di terrorismo nei confronti di 11 difensori dei diritti umani, tra i quali la direttrice e il presidente della sezione turca di Amnesty International, non reggono di fronte alla minima verifica dei fatti. Lo sostiene Amnesty International alla vigilia dei processi che avranno luogo a Istanbul e Smirne. -
Turchia: Costernazione per le "fantasiose accuse" accolte in tribunale
Le accuse senza fondamento contro 11 difensori dei diritti umani, tra cui la direttrice e il presidente di Amnesty International Turchia, avrebbero dovuto essere interamente respinte, ha dichiarato Amnesty International dopo che un tribunale di Istanbul ha invece accolto le richieste della pubblica accusa. -
Myanmar Nuove prove di crimini contro l’umanità commessi sistematicamente contro i Rohingya
Oltre 530’000 uomini, donne e bambini Rohingya sono fuggiti dal nord dello Stato Rakhine in poche settimane durante la campagna mirata di uccisioni, stupri e incendi sistematici condotta delle forze di sicurezza del Myanmar. Lo afferma Amnesty International nel rendere pubblica l’analisi più approfondita dall’inizio della crisi. -
Azione #PartyWithIdilLugano
Per il compleanno di Idil Eser, la direttrice di Amnesty International Turchia in carcere, circa un centinaio di persone ha partecipato a #PartyWithIdilLugano. -
Turchia: i 100 giorni più ingiusti
Sono passati 100 lunghissimi giorni dal 5 luglio, giorno in cui Idil Eser, direttrice di Amnesty International Turchia, e altre 9 persone sono state arrestate mentre prendevano parte a un corso di formazione. Dopo più di tre mesi, Idil e altre cinque difensori dei diritti umani sono ancora in carcere. Gli altri sono stati liberati su cauzione. Sono tutti indagati per terrorismo. L’accusa ha chiesto fino a 16 anni di carcere. -
Turchia Idil Eser: Compleanno dietro le sbarre
Immagina di aver organizzato una festa e che nessuno si presenti. Non è un rischio che corriamo in questi giorni quando migliaia di persone sono attese per riunirsi e celebrare il compleanno dell'attivista dei diritti umani Idil Eser. Solo una persona sarà assente: Idil, la festeggiata. -
Amnesty International 40 anni di lotta contro la pena capitale
Gli Stati che mantengono e applicano la pena di morte sono sempre più isolati e dovrebbero intraprendere i passi necessari per seguire la tendenza globale verso l’abolizione, ha affermato Amnesty International in occasione della 15esima Giornata Internazionale contro la Pena di Morte, il 10 ottobre. -
Asilo Svizzera Né passatori, né delinquenti, ma difensori dei migranti.
In seguito al verdetto del Tribunale penale, giovedì 28 settembre, che condanna un’attivista ticinese, Amnesty International si preoccupa per la condanna di persone la cui unica motivazione è portare assistenza alle persone migranti e rifugiate senza altra contropartita che vedere rispettati i diritti umani. -
Crisi dei rifugiati I paesi UE hanno ricollocato meno di un terzo dei richiedenti asilo assegnati
In evidenza: - complessivamente, gli stati dell'Unione europea hanno ricollocato solo il 28,7 per cento dei richiedenti asilo assegnati; - due stati non hanno ricollocato neanche un richiedente asilo; - solo uno stato, Malta, ha accolto la quota di richiedenti asilo assegnata. -
Yemen: verificato l’uso di una bomba “Made in USA”
La bomba che il 25 agosto ha distrutto un palazzo nella capitale dello Yemen è di fabbricazione statunitense. A questa conclusione sono giunti i nostri esperti in tema di armamenti, che hanno rinvenuto tracce di componenti “made in Usa” comunemente usati nelle bombe aeree a guida laser. -
Bosnia ed Erzegovina Giustizia negata alle donne sopravvissute alla violenza sessuale.
Sono oltre 20.000 sopravvissute alla violenza sessuale nella guerra della Bosnia ed Erzegovina a vedersi negare la giustizia a un quarto di secolo di distanza. A denunciarlo sono i ricercatori di Amnesty International che hanno lavorato alla ricerca “Abbiamo bisogno di sostegno, non di pietà. L’ultima speranza di giustizia per le sopravvissute agli stupri di guerra” che dimostra le devastanti conseguenze fisiche e psicologiche di quei crimini e gli ingiustificabili ostacoli che le donne devono affrontare per ottenere il sostegno necessario e i risarcimenti legali cui hanno diritto. -
Myanmar Aung San Suu Kyi nasconde la testa sotto la sabbia di fronte all’orrore in atto nello Stato di Rakhine.
A seguito del discorso alla nazione di Aung San Suu Kyi, consigliera di stato e leader di fatto di Myanmar, sulla crisi nello stato di Rakhine, James Gomez, direttore di Amnesty International per la regione Asia sudorientale-Pacifico, ha rilasciato questa dichiarazione:
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