In Grecia, un siriano e sua figlia lasciano il campo di Indomeni dopo un’operazione di evacuazione della polizia greca. ©Shutterstock
In Grecia, un siriano e sua figlia lasciano il campo di Indomeni dopo un’operazione di evacuazione della polizia greca. ©Shutterstock

Asilo Il regolamento Dublino e la Svizzera

La Svizzera è il paese d’Europa che procede al maggior numero di rinvii Dublino. Ma cos'è esattamente il “regolamento Dublino”? Cosa prevede? Come ne trae vantaggio la Svizzera? E i diritti umani delle persone vulnerabili?

 

Cos'è il regolamento Dublino?

Il regolamento Dublino è l’elemento centrale del regime d’asilo europeo comune. La Svizzera si è associata al sistema Dublino-Eurodac messo in piedi dall’Unione europea e applica il regolamento Dublino da dicembre 2008. Questo regolamento permette di determinare qual’è lo Stato responsabile per il trattamento di una domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri presentata da un cittadino di un paese terzo. Nella maggior parte dei casi, esso prevede che a trattare la domanda sia il primo paese di entrata in Europa del richiedente. Altri criteri sono pure presi in considerazione, quali la presenza di membri della famiglia in uno Stato europeo o il fatto di detenere un visto per un paese membro. Così, sulla base di questo regolamento, le autorità svizzera possono trasferire la persona che ha presentato domanda di asilo in Svizzera verso lo Stato europeo designato responsabile per trattarne la richiesta. Questo regolamento ha quindi per obiettivo che un solo Stato tratti la domanda di un richiedente.

Come la Svizzera trae vantaggio dal regolamento Dublino ?

L’accordo Dublino provoca una ripartizione molto iniqua delle responsabilità in materia di asilo tra gli Stati europei. In effetti poiché la maggior parte dei richiedenti asilo raggiungono l’Europa via mare, sono I paesi situati lungo le frontiere esterne dell’Unione Europea, come Italia e Grecia, ad essere incaricate dell’analisi delle domande d’asilo. La Svizzera trae così vantaggio della propria posizione geografica: la maggior parte dei richiedenti asilo che arrivano fino in terra elvetica sono transitati da un altro paese europeo e non hanno un visto svizzero. Queste persone possono quindi essere respinte verso il primo paese di arrivo.

La Svizzera applica in modo estremamente rigido il regolamento Dublino. È paese che in Europa detiene il record dei rinvii Dublino dal 2009: più di 25’000 persone sono state rinviate verso altri paesi europei, il che rappresenta il 13,6% dei richiedenti asilo giunti in Svizzera. I rinvii effettuati dalla Germania rappresentano all’incirca il 3% dei richiedenti.

È particolarmente preoccupante che la Svizzera rinvii delle persone verso paesi nei quali Amnesty International ha denunciato le pessime condizioni di accoglienza dei profughi e un accesso problematico alla procedura di asilo, come l’Ungheria e la Grecia.

I diritti umani delle persone vulnerabili sono garantiti?

Il regolamento Dublino contiene una clausola che prevede che ogni Stato associato ha la libertà di esaminare una domanda di asilo depositata all’interno del suo territorio, anche se un altro Stato è designato quale responsabile per l’analisi della domanda. Questa clausola può venir utilizzata per motivi umanitari o per permettere il ricongiungimento famigliare. Le autorità svizzere non utilizzano a sufficienza questa possibilità: continuano a rinviare persone particolarmente vulnerabili come famiglie con bambini piccoli e persone malate verso paesi che non sono in grado di garantirne i diritti fondamentali. Separa anche famiglie adducendo motivi poco convincenti: una madre deve ad esempio far rientro in Italia, mentre il padre può rimanere in Svizzera a causa della mancanza di un matrimonio ufficiale tra I genitori. Queste pratiche violano spesso i diritti dei bambini, delle persone affette da disabilità e il diritto al rispetto della vita famigliare.

Attualmente la Svizzera è il paese che esegue il maggior numero di trasferimenti verso l’Italia, e questo nonostante questo Stato non sia in grado di garantire a tutte le persone vulnerabili un alloggio e la protezione adeguata ai loro bisogni. Nel 2016 la Svizzera ha rinviato più di 40 famiglie verso l’Italia. Secondo uno studio recente dell’Organizzazione Svizzera di Aiuto ai Rifugiati (OSAR), è impossibile prevedere cosa aspetta le famiglie in Italia a causa delle grandi variazioni nella qualità del trattamento e dell’alloggio. Al loro arrivo in Italia molte di loro sono costrette a vivere in centri di accoglienza non adatti ai loro bisogni (OSAR, febbraio 2017).

Quali sono le rivendicazioni di Amnesty International?

Amnesty International chiede alle autorità svizzere di mettere in atto tutte le misure possibili per evitare il rinvio di persone particolarmente vulnerabili. Per far sentire le proprie rivendicazioni Amnesty ha aderito a una coalizione di organizzazioni per promuovere un appello a livello nazionale: FIRMA QUI.