“Il proposito di accelerare l’ampliamento degli insediamenti illegali e impossessarsi di ulteriori terre palestinesi, nell’anno in cui ricorre il 50° anniversario dell’occupazione, è evidente. Col sostegno dell’amministrazione Trump, Israele non ha neanche più la necessità di nascondere il fatto che sta violando i diritti della popolazione dei Territori occupati palestinesi”, Magdalena Mughrabi, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International
La prossima settimana è inoltre previsto il voto del parlamento israeliano su una proposta di legge che legalizzerebbe in modo retroattivo l’acquisizione illegale di terreni palestinesi. La legge potrebbe essere applicata fino a 16 insediamenti.
L’annuncio di altre 3000 costruzioni di abitazioni è stata fatta poche ore prima dell’avvio delle operazioni per rimuovere oltre 300 coloni dall’avamposto illegale di Amona. La decisione è stata resa necessaria dalla sentenza della Corte suprema che ha stabilito che Amona era stato costruito su terreni privati palestinesi e doveva essere sgomberato entro l’8 febbraio.
L’evacuazione di Amona, un avamposto costruito su terreni palestinesi oltre 20 anni fa, è un passo positivo. Amnesty International ha chiesto alle forze di sicurezza israeliana di non fare ricorso alla forza eccessiva nei confronti dei coloni e dei loro simpatizzanti e di non permettere l’eventuale rioccupazione dei terreni sgomberati.