L’artista kenyota 'Yegonizer' posa con i suoi ritratti di Trump davanti a un murales dedicato a Obama dell’artista Bankslave. © Keystone/EPA/DAI KUROKAWA
L’artista kenyota 'Yegonizer' posa con i suoi ritratti di Trump davanti a un murales dedicato a Obama dell’artista Bankslave. © Keystone/EPA/DAI KUROKAWA

Stati Uniti Il Presidente Trump e la sua amministrazione rispettino i diritti umani

Comunicato stampa - 20 gennaio 2017
Al momento del giuramento di Donald Trump quale 45esimo Presidente degli Stati Uniti, Amnesty International fa pressione su di lui e la sua amministrazione affinché proteggano i diritti umani negli Stati Uniti e all’estero.

“In qualità di Presidente, Donald Trump deve abbandonare la retorica dell’odio che ha segnato la sua campagna e impegnarsi a proteggere i diritti umani di tutti,” ha dichiarato Margaret Huang, direttrice di Amnesty International USA.

In particolare Amnesty International esorta Trump a proteggere le persone toccate dai conflitti armati e dalle crisi, e a sostenere protezioni per i difensori dei diritti umani.

“Ci troviamo nel mezzo di una crisi umanitaria globale. Ci sono più persone in fuga dalla violenza e dalle rivolte dalla Seconda Guerra Mondiale,” ha detto Huang. “Gli Stati Uniti hanno una tradizione di accoglienza nei confronti persone alla ricerca di un rifugio sicuro, si tratta di un paese in gran parte creato e costruito da immigrati e rifugiati.”

“Gli Stati Uniti devono anche impegnarsi per la protezione e il riconoscimento di coloro che si impegnano per la difesa dei diritti umani, in patria come all’estero. Gli attacchi contro manifestanti pacifici, prigionieri di coscienza, giornalisti, dissidenti e minoranze non possono essere tollerati. Nessuno dovrebbe rinunciare alla propria sicurezza per aver difeso pacificamente i diritti umani o perché non è in accordo con le politiche messe in atto nel suo paese,” ha aggiunto Huang.

Amnesty International ha già espresso preoccupazione per le proposte avanzate da Trump nel corso della sua campagna – inclusa la creazione di un registro dei musulmani e il divieto di accesso per rifugiati di questa religione – e gli attacchi retorici contro le donne, le persone di colore, i disabili, la comunità LGBTI, attivisti, giornalisti e le voci critiche. L’organizzazione ha pure invitato il presidente eletto a rifiutare pubblicamente l’uso della tortura e a chiudere il centro di detenzione di Guantánamo.   

“Al Presidente Trump diciamo: ogni giorno in carica, ogni decisione presa segnerà la sua eredità politica. Può scegliere di lasciare un mondo migliore oppure un mondo in cui crescano l’odio, la paura e la discriminazione. La esortiamo a condannare l’odio e a proteggere i diritti umani,” ha detto Huang.