2017
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Frontiera USA-Messico La repressione voluta da Trump getta i rifugiati nel limbo
Il viaggio già di per sé pericoloso di decine di migliaia di rifugiati è stato reso più mortale dal decreto del presidente Usa Trump su immigrazione e controlli alla frontiera e dalle irresponsabili politiche adottate dal Messico. Lo ha denunciato oggi Amnesty International in un rapporto intitolato “Di fronte a un muro : violazioni dei diritti dei richiedenti asilo da parte di USA e Messico”. -
Aborto Le Nazioni Unite denunciano la legislazione irlandese
Il 13 giugno 2017 il Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite ha dato ragione a Siobhán Whelan, una cittadina irlandese che nel 2010 era stata costretta a recarsi nel Regno Unito per abortire dato che il bando quasi totale in vigore nel suo paese glielo avrebbe impedito. -
Ungheria Approvata la legge contro le ONG
Approvata dal parlamento dell’Ungheria la “Legge sulla trasparenza delle organizzazioni finanziate dall’estero“. La legge prevede che le organizzazioni non governative (Ong) che ricevano direttamente o indirettamente più di 24.000 euro l’anno dall’estero dovranno iscriversi a un registro delle “organizzazioni civiche finanziate dall’estero” e apporre questa dicitura su ogni loro pubblicazione. -
Arabia Saudita Raif Badawi in carcere da 5 anni
In occasione dei cinque anni di carcere per Raif Badawi continuiamo a chiedere libertà e giustizia.Il blogger e prigioniero di coscienza saudita è in carcere dal 17 giugno del 2012, condannato a 10 anni. Ha già subito in pubblico 50 delle 1000 frustate previste dalla condanna. Giudicato colpevole di “offesa all’Islam”, la sua vera “colpa” è stata di aver fondato il forum online “Free Saudi Liberals“, dedicato al dibattito su temi politici e religiosi. -
Myanmar Minoranze etniche vittime di crimini di guerra
Un nuovo rapporto di Amnesty International ha denunciato le agghiaccianti violazioni dei diritti umani, compresi crimini di guerra, che le popolazioni civili degli stati di Kachin e Shan subiscono da parte dell’esercito di Myanmar e dei gruppi armati. -
Russia, arresti di massa Il governo aumenta la stretta sulla libertà d'espressione
La repressione, il 12 giugno 2017, delle proteste pacifiche in tutta la Russia, con centinaia di arresti e nume-rosi pestaggi da parte delle forze di polizia, dimostra per Amnesty International il profondo disprezzo delle autorità russe per i diritti umani fondamentali. -
Marocco Rifugiati siriani intrappolati alla frontiera con l’Algeria
Amnesty International ha accusato le autorità marocchine di non adempiere ai loro obblighi internazionali di dare protezione ai rifugiati. Il caso riguarda 25 rifugiati siriani intrappolati in un'area desertica al confine tra Marocco e Algeria, cui viene negato l'accesso alla procedura d'asilo e la sempre più urgente assistenza umanitaria. -
Turchia Taner Kiliç deve essere subito liberato
Taner Kiliç, presidente di Amnesty International Turchia, il 9 giugno è stato incriminato per appartenenza alla “Organizzazione terroristica Fethullah Gülen” e posto in detenzione in attesa del processo.Taner Kiliç è l’ultima vittima della profonda purga messa in atto dal governo turco. -
Israele/Territori occupati palestinesi Vietare i prodotti provenienti dalle colonie israeliane
La comunità internazionale deve vietare l’importazione di tutte le merci prodotte negli insediamenti israeliani illegali e mettere fine ai profitti multimilionari legati a gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei palestinesi. Lo afferma Amnesty International.La Sezione svizzera ha promosso una petizione rivolta al Consiglio federale: firmala qui. -
Turchia: arrestato presidente Amnesty
Taner Kiliç, presidente di Amnesty International Turchia, è stato arrestato la mattina del 6 giugno, insieme ad altri 22 avvocati, nella città di Smirne. L'accusa, per tutti, è di aver avuto legami col movimento guidato da Fethullah Gülen, sospettato di aver ideato il fallito colpo di stato del luglio 2016. -
Ambasciatore della coscienza Amnesty International Premiati Alicia Keys e il movimento che lotta per i diritti dei popoli nativi del Canada
La celebre musicista di fama mondiale e attivista Alicia Keys e il movimento che lotta per i diritti dei popoli nativi del Canada sono stati onorati da Amnesty International con il premio Ambasciatore della coscienza 2017 in una cerimonia che si è svolta il 27 maggio a Montréal. Il premio è l’onorificenza più alta dell'organizzazione per i diritti umani. Questa è la prima volta che viene conferito a un canadese. -
Abbandono USA degli accordi sul clima avrebbe conseguenze catastrofiche sui diritti umani
"L'annunciata decisione del presidente degli Usa Donald Trump di abbandonare l'accordo di Parigi sul cambiamento climatico costituisce un attacco a numerosi diritti umani e mette in serio pericolo la vita e il benessere di milioni di persone", ha dichiarato la direttrice generale di Amnesty International Usa, Margaret Huang. -
Russia Stop alla persecuzione degli omosessuali in Cecenia - La Svizzera deve concedere l’asilo
Oltre mezzo milione di persone chiedono, con Amnesty International, che la Cecenia metta imme-diatamente fine alla spaventosa persecuzione nei confronti delle persone omosessuali in Cecenia. In un appello Amnesty International e organizzazioni svizzere per la difesa dei diritti delle persone LGBTI chiedono al Consiglio federale che la Svizzera conceda la protezione alle vittime cecene di persecuzione motivata dall’orientamento sessuale. -
Francia Repressione abusiva delle manifestazione con l’alibi della lotta al terrorismo.
Poteri concepiti per la lotta al terrorismo sono stati ripetutamente utilizzati impropriamente per limitare le proteste pacifiche. Lo sostiene Amnesty International in un nuovo rapporto. -
Sentenza CEDU contro la Svizzera Le autorità devono valutare meglio i rischi di persecuzione
Amnesty International saluta la sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU), che considera il rinvio di un sudanese verso il suo paese d’origine lo esporrebbe a dei rischi per la sua vita e la sua integrità fisica e psichica. -
Tecnologia Social media e manipolazione dell'opinione pubblica
La manipolazione dell’opinione pubblica non è nulla di nuovo. È stata tradizionalmente praticata ripetendo più e più volte lo stesso messaggio al grande pubblico e ai mezzi di comunicazione per montare una particolare narrazione nell’interesse di qualcuno. Questo avviene di solito con frasi che, proprio come gli annunci commerciali, vengono ripetute una infinità di volte fino a quando non vengono completamente assimilate dall’opinione pubblica.Articolo a cura di Claudio Guarnieri, Senior Technologist di Amnesty International. -
Stati Uniti Chelsea Manning finalmente libera dopo un crudele calvario
Amnesty International chiede un’indagine sulle fughe di notizia di “crimini di guerra” e una maggiore protezione dei whistleblower.“Credo che la trasparenza da parte del governo sia un prerequisito fondamentale per assicurare la protezione della libertà e della dignità di tutte le persone” – Chelsea Manning. -
Accordi di Dublino Tribunale Federale: detenzione di una famiglia giudicata contraria ai diritti umani
Detenendo una coppia di afghani e affidandone i figli a un foyer per l’infanzia, le autorità del Can-ton Zugo hanno violato la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Il Tribunale federale ha accolto la denuncia della famiglia di profughi per la violazione del diritto al rispetto della vita privata e famigliare, statuito dall’articolo 8 della CEDU. Il verdetto stabilisce dei chiari limiti alle detenzioni in attesa dei rinvii Dublino. -
Brave - con coraggio, per i diritti umani Mai così tanti attacchi contro attivisti dei diritti umani
Leader di comunità, avvocati, giornalisti e altri difensori dei diritti umani nel mondo sono confrontati a un livello di persecuzione, intimidazione e violenza mai visto in precedenza. A lanciare l’allarme è Amnesty International, che promuove una nuova campagna internazionale con la quale chiede la fine degli attacchi contro individui coraggiosi, che dicono no alle ingiustizie. -
Muslim Ban: i danni del decreto Trump
Il “muslim ban“, decreto esecutivo imposto da Trump, rischia di tornare in vigore dopo il blocco imposto dalla corte federale di Seattle. La sua revisione in corte d’appello è prevista per il 15 maggio.
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