2018
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Grecia Il calvario delle donne rifugiate
Un nuovo rapporto di Amnesty International rivela il calvario delle donne in fuga dai conflitti. Queste donne si uniscono per lottare contro le violazioni dei diritti umani, inclusa la violenza sessuale, e chiedere una vita migliore in Europa. -
Cina - Un milione di persone nei campi di “rieducazione”
La Cina deve mettere fine alla campagna di repressione sistematica che sta conducendo nella regione autonoma dello Xinjiang Uighur (XUAR), e fare luce sulla sorte di un milione di persone detenute arbi-trariamente. Lo ha dichiarato Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto sulla situazione delle minoranze nella regione autonoma, reso pubblico il 24 settembre 2018. -
Venezuela Essere giovane e povero: una condanna a morte
Lo Stato del Venezuela fa uso di forza letale con l’intento di uccidere contro le persone più vulnerabili ed socialmente escluse del paese. Sta violando i diritti di queste persone e le sta trattando come criminali, quando dovrebbe implementare politiche di prevenzione della criminalità che siano in linea con gli standard internazionali in materia di diritti umani. Lo afferma Amnesty International in un rapporto pubblicato il 20 settembre 2018. -
Sud Sudan Nuovi crimini contro i civili - Le truppe governative e le milizie libere di commettere atrocità in totale impunità
La sconcertante brutalità di una recente offensiva militare nel Sud Sudan - inclusi l'uccisione di civili, lo stupro sistematico di donne e ragazze, saccheggi e distruzioni di massa - è stata alimentata dall'incapacità delle autorità nel perseguire o rimuovere sospetti criminali di guerra. Lo afferma Amnesty International nel presentare un nuovo rapporto. -
Svizzera/Asilo Un Tribunale vodese annulla la condanna di una giovane donna che subaffittava un appartamento a un richiedente respinto.
Il Tribunale distrettuale di Losanna ha annullato oggi, 18 settembre 2018, la condanna di una giovane donna che aveva subaffittato un appartamento ad un richiedente asilo iraniano respinto. Amnesty accoglie con favore questa decisione.
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