“Il premio Ambasciatore della coscienza è il più alto riconoscimento di Amnesty International, e celebra le persone che hanno mostrato una leadership e un coraggio senza pari nel proprio impegno per i diritti umani. Quest'anno non posso pensare a destinatari migliori di Greta Thunberg e il movimento Fridays for Future,” ha dichiarato Kumi Naidoo, Segretario generale di Amnesty International.
“Siamo impressionati e ispirati dalla determinazione con cui giovani attivisti attraverso il mondo ci stanno sfidando tutti a confrontarci con la realtà del mutamento climatico. Ogni giovane che partecipa a Fridays for Future incarna cosa significhi agire secondo coscienza. Ci ricordano che abbiamo più potere di quanto crediamo e che abbiamo tutti un ruolo da svolgere nella protezione dei diritti umani dalla catastrofe climatica.”
Il premio Ambasciatore della coscienza è stato creato nel 2002 per valorizzare gli individui e i gruppo che hanno promosso la causa dei diritti umani agendo in base alla propria coscienza, sfidando la giustizia e usando i propri talenti per ispirare gli altri. Tra le persone riconosciute includono: Nelson Mandela, Malala Yousafzai, Harry Belafonte, Ai Weiwei, Angélique Kidjo, il movimento per i diritti degli indigeni in Canada, Alicia Keys e Colin Kaepernick.
Un movimento giovanile determinato a cambiare il mondo
Il movimento Fridays for Future è stato lanciato da Greta Thunberg, un’adolescente svedese che, nell’agosto 2018, ha deciso di non andare a scuola di venerdì per invece protestare davanti al Parlamento svedese finché non avesse agito in modo serio per affrontare i mutamenti climatici.
I suoi sforzi per sensibilizzare sul cambiamento climatico hanno rapidamente avuto un impatto globale. Oltre un milione di giovani da tutto il mondo hanno partecipato allo sciopero studentesco del 24 maggio indetto da Fridays for Future. Ci sono state manifestazioni in oltre 100 paesi, incluso in Australia, Brasile, India, Nigeria, Pakistan, Regno Unito, Germania, Giappone, Filippine e Uganda.
“È un grande onore ricevere il premio Ambasciatore delle coscienze di Amnesty International a nome di Fridays for Future. Questo non è il mio premio, è il premio di tutti. È incredibile vedere come il nostro impegno venga riconosciuto e sapere che stiamo lottando per qualcosa che sta avendo un vero impatto,” ha dichiarato Greta Thunberg.
“Agire secondo coscienza significa che ti batti per qualcosa che ritieni giusto. Credo che tutti coloro che fanno parte di questo movimento facciano proprio questo, perché abbiamo il dovere di tentare di migliorare il mondo. La palese ingiustizia contro cui tutti dobbiamo lottare è che le persone nel sud del mondo sono e saranno le più colpite dal cambiamento climatico, mentre sono le meno responsabili.”
Una crisi dei diritti umani
Mentre si pensa alla crisi climatica essenzialmente in termini di impatto sull’ambiente naturale, le conseguenze devastanti delle conseguenze sulle persone – oggi e in futuro – rendono necessario affrontare il problema anche in termini di diritti umani. Il cambiamento climatico aggrava e amplifica delle disuguaglianze già esistenti. E i suoi effetti continueranno a crescere e peggiorare nel tempo, lasciando dietro di se rovine per le generazioni presenti e future.
Amnesty International ha detto che l’incapacità dei governi di agire sul cambiamento climatico potrebbe rappresentare una delle più importanti violazioni dei diritti umani intergenerazionale della storia.
“I diritti umani e la crisi del clima sono unite. Non possiamo risolvere una senza risolvere l’altra. I cambiamenti climatici significano che le persona non potranno coltivare il cibo, le loro case saranno minacciare e la loro salute sarà compromessa. I governi hanno il dovere di proteggerci, ma perché non fanno nulla per impedire al mutamento climatico di distruggere le nostre vite?” ha detto Greta Thunberg.
Amnesty International esorta gli stati ad intensificare significativamente i propri sforzi in materia climatica e di fare questo nel rispetto dei diritti umani. Per fare questo è fondamentale che le persone più toccate dai mutamenti climatici, ovvero i bambini e i giovani, possano impegnarsi concretamente meglio sforzi per mitigare questi cambiamenti. Dovrebbero essere informati in modo adeguato ed educati a partecipare in modo significativo alle discussioni, oltre ad essere inclusi nella presa di decisioni che li coinvolgono direttamente.
“A volte sono molto triste perché alcune delle persone con le quali tento di parlare non mi ascolatano. Ci sono persone che ci insultano, altre che pensano che siamo dei politici e altri ci ignorano e basta, ci dicono che forse non finiremo quello che abbiamo iniziato. Ma posso garantire a tutti che siamo veramente determinati a finire ciò che abbiamo iniziato, perché ne dipende il nostro futuro,” ha detto Kananura Irene, un’attivista di Fridays for Future da Kampala, Uganda.
I giovani attivisti che sostengono Fridays for Future ora esortano gli adulti ad unirsi a loro. Venerdì 20 settembre, prima del Summit delle Nazioni Unite sul clima, a New York, gli attivisti daranno il via a una settimana di azioni con una settimana di sciopero per il clima su scala mondiale. Amnesty International sostiene l’appello agli adulti che possono farlo affinché si uniscano allo sciopero e siano solidalli.
“Spesso ai giovani viene detto che sono i leader di domani. Sono così felice che Greta Thunberg e gli attivisti di Fridays for Future abbiano ignorato questo messaggio. Se aspettano fino a domani nessuno di noi avrà un futuro. Hanno dimostrato di essere già dei leader ed è ora che gli adulti li seguano,” ha dichiarato Kumi Naidoo.
Il premio Ambasciatore della coscienza è ispirato dalla poesia From the Republic of Conscience, Dalla Repubblica della coscienza, scritta per Amnesty International dal poeta irlandese Seamus Heaney.