La regista di fama internazionale Barbara Miller (#FemalePleasure) ha realizzato quattro video per Amnesty Svizzera con il titolo “Prima Si, poi Ah siii”, che mostrano chiaramente come il consenso sia un prerequisito assoluto prima di qualsiasi rapporto sessuale – consenso che può essere comunicato esplicitamente con un si o in modo non verbale. I video sono diffusi tramite i social media e nei festival di cinema open air e musicali, in particolare al Paléo Festival di cui Amnesty è invitata speciale per l’edizione 2019.
“Quello che mi ha motivata a realizzare questi video è prima di tutto il fatto di tentare di affrontare un tema molto serio e importante in un modo così positivo e vivo.” Barbara Miller, Giurista e regista
Giurista e regista, Barbara Miller spiega così la sua volontà di sostenere Amnesty Svizzera nell’ambito di questa campagna: “Quello che mi ha motivata a realizzare questi video è prima di tutto il fatto di tentare di affrontare un tema molto serio e importante in un modo così positivo e vivo.”
Barbara Miller ritiene importante la rivendicazione di Amnesty di modificare la legge affinché un rapporto sessuale senza consenso reciproco sia considerato stupro. Le violenze sessuali rimangono un tema tabou. Ma è necessario parlarne apertamente: la società è pronta al cambiamento.
Tutta l’équipe che ha partecipato alle riprese, le attrici e gli attori, sostengono la campagna, ha sottolineato la regista.
Un’affermazione confermata da Karen Fleischmann, attrice e influencer protagonista di uno dei video:
“La campagna di Amnesty, “Prima Si e poi Ah siii” mi tocca da vicino. Oggi è necessario dire alle ragazze e alle donne: Voi potete dire si prima di ogni atto sessuale. Il nostro obiettivo deve essere la parità in tutti gli aspetti della vita, anche nel sesso.”
In Svizzera una donna su cinque è già stata vittima di violenze sessuali. Risultato dell'indagine di gfs. bern su mandato di Amnesty International.
Secondo un’indagine rappresentativa condotta da gfs.bern su mandato di Amnesty International e pubblicata il 21 maggio, una donna su cinque in Svizzera è già stata vittima di violenze sessuali. Il 12% delle donne hanno avuto rapporti sessuali contro il loro volere. E il 7% sono state costrette con la forza ad avere dei rapporti sessuali.
Amnesty Svizzera lancia oggi questa campagna nazionale per sensibilizzare i giovani affinché si rendano conto che un consenso reciproco è necessario prima di qualsiasi atto sessuale. La campagna è stata creata in collaborazione con l’agenzia Spinas Civil Voices e sarà diffusa attraverso i social media e dei manifesti in tutta Svizzera.
Amnesty Svizzera chiede la revisione del codice penale affinché ogni atto sessuale senza consenso reciproco possa essere punito in modo adeguato, e per far sì che la legislazione svizzera possa diventare conforme alle norme internazionali in materia di diritti umani, in particolare la Convenzione di Istanbul. Inoltre l’organizzazione chiede una formazione obbligatoria e continua per magistrate/i, agenti di polizia e avvocati nella presa a carico di vittime di violenze sessuali, come pure la raccolta sistematica di dati e di studi sul trattamento delle infrazioni contro l’integrità sessuale nel sistema giudiziario svizzero, totalmente lacunoso in Svizzera.