Tappe:
La carovana di biciclette composta da militanti di Amnesty International si prefigge di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un impegno a sostegno delle persone costrette all’esilio senza correre il rischio di incorrere in sanzioni. La carovana si fermerà in luoghi simbolo dell’impegno di cittadini solidali in favore di migranti e rifugiati e di una giusta procedura di asilo :
- Basilea, feudo di Anni Lanz, che ha soccorso un giovane afgano respinto verso l’Italia che era costretto a dormire all’addiaccio con temperature glaciali,
- La Chaux-de-Fonds, nella regione in cui il pastore Norbert Valley ha ospitato un cittadino togolese la cui domanda di asilo era stata respinta,
- Vallorbe, e il suo centro per richiedenti asilo,
- Losanna, dove Flavie Bettex è stata scagionata per aver sub-affittato il suo appartamento ad un richiedente asilo iraniano,
- Berna, sede del Palazzo federale e di Amnesty International Svizzera.
La solidarietà non è un reato
Secondo l’articolo 116 della Legge sugli stranieri e la loro integrazione chi aiuta una persona senza statuto legale in Svizzera può essere perseguito dalla giustizia. E questo anche se si tratta unicamente di un atto di solidarietà, che non ha come finalità un profitto personale. Secondo l’Ufficio federale di statistica sono 885 le condanne pronunciate in nome di questa legge nel 2018, ovvero il 10% in più rispetto al 2017 (785 condanne). Le sanzioni spaziano dalla semplice multa a un anno di carcere.
I difensori dei diritti dei rifugiati e dei migranti non devono essere criminalizzati e il loro lavoro dev’essere riconosciuto e protetto, invece di venir diffamato. Con una petizione, Amnesty International e Solidarité sans frontières chiedono la revisione delle leggi che limitano e reprimono la solidarietà nei confronti di migranti e rifugiati. Le due organizzazioni chiedono in particolare ai parlamentari di sostenere l’iniziativa parlamentare «Basta con il reato di solidarietà», depositata dalla consigliera nazionale verde Lisa Mazzone, il cui obiettivo è la modifica dell’articolo 116 della Legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) affinché la giustizia non possa più criminalizzare coloro che prestano assistenza a partire dal momento che questa è totalmente disinteressata e che non ne traggano un profitto finanziario.
Lungo tutto il percorso della carovana di biciclette, gli attivisti di Amnesty International incontreranno delle persone che hanno prestato assistenza a migranti o rifugiati in situazione irregolare e che sono state condannate dalle autorità svizzere per questo impegno. Le diverse tappe della carovana metteranno in luce il lavoro di queste persone solidali con i migranti e saranno l’occasione per raccogliere firme a sostegno della petizione «La solidarietà non è un reato».
Per maggiori informazioni : www.amnesty.ch/libero
Programma della carovana di biciclette
Mercoledì 24 luglio
9:30 : Appuntamento a Basilea, al Schützenmattpark
10 : Benvenuto, introduzione e spiegazione del concetto « En route pour une Suisse solidaire »
11:45 : Partenza in bici da Basilea a Grellingen/Laufen (mappa)
13:30 : Incontro con Anni Lanz alla place de l’école, Grellingen
18 : Incontro Norbert Valley a La Chaux-de-Fonds, nel luogo detto : Les Bulles
21 : Cena a La Chaux-de-Fonds
giovedì 25 luglio
10 : Partenza in bici da Neuchâtel a Yverdon-les-Bains (mappa)
12 : Pic-nic alla Plage de Vaumarcus
18:30 : Incontro e cena con l’associazione ARAVOH, a Vallorbe
Venerdì 26 luglio
10 : Partenza in bici da Vallorbe verso Lausanne (mappa)
12 : Pic-nic alla Filature, a La Sarraz
17:30 : Proiezione del film ROADS alle galeries Pathés a Lausanne
20:45 : Serata dibattito a Douzilles, 1607 Les Thioleyres
Sabato 27 luglio
9:30 : Appuntamento all’Università di Fribourg (MIS aula 2120) per una discussione sulla situazione migratoria europea
11:15 : Appuntamento alla stazione delle bici all’Università di Friburgo verso Berna (mappa)
17:30 : Arrivo a Berna alla Turnhalle, aperitivo, consegna delle firme e ringraziamento
18:30 : Afterparty