© Thanasis Voulgarakis
© Thanasis Voulgarakis

Grecia Amnesty International chiede l'immediata evacuazione del campo di Moria

Comunicato stampa, 9 settembre 2020, Berna/Lugano – Contatto media
Amnesty International invita il governo greco, gli Stati membri dell'UE e la Svizzera a trovare soluzioni rapide e pragmatiche dopo i devastanti incendi nel campo profughi di Moria. Le persone in cerca di protezione devono essere immediatamente evacuate e essere collocati in alloggi dignitosi.

«Dopo gli incendi, gli abitanti di Moria si ritrovano per strada con i loro pochi effetti personali. Devono essere evacuati immediatamente e portati al sicuro. Gli Stati europei devono aiutare immediatamente la Grecia a fornire una sistemazione dignitosa alle quasi 13.000 persone bisognose di protezione, tra cui più di 700 minori non accompagnati. Anche la Svizzera deve essere solidale e accogliere con urgenza delle persone provenienti dal campo di Moria», ha dichiarato Pablo Cruchon, responsabile della campagna migrazione e l'asilo di Amnesty Svizzera.

«Anche la Svizzera deve essere solidale e accogliere con urgenza delle persone provenienti dal campo di Moria» Pablo Cruchon, responsabile della campagna migrazione e l'asilo di Amnesty Svizzera

«Amnesty International chiede al governo greco organizzare l'evacuazione delle persone che si trovano a Moria verso la Grecia continentale, e esorta gli altri Paesi dell'area Schengen-Dublino ad accoglierle sul proprio territorio. Deve essere messa in atto immediatamente una soluzione basata sulla solidarietà e sulla condivisione degli sforzi assistenziali. Solo con un alloggio adeguato, l'accesso alle cure mediche e una procedura di asilo equa, i diritti umani di queste persone che cercano protezione possono finalmente essere rispettati», ha dichiarato Pablo Cruchon.

PHOTO-2020-09-09-12-25-27 © Thanasis Voulgarakis

Per anni, migliaia di rifugiati hanno vissuto in campi sovraffollati nelle isole greche. Il campo di Moria è diventato un simbolo di questa terribile situazione. Da anni, Amnesty International e innumerevoli altre organizzazioni chiedono al governo greco, all'Unione Europea e alla Svizzera di mettere fine a queste condizioni disumane. A causa della loro politica isolazionista, gli Stati europei hanno una certa responsabilità per le condizioni catastrofiche dei campi.