Coronavirus Ungheria: La nuova legge COVID-19 non deve accordare poteri illimitati al governo

Comunicato stampa, 27 marzo 2020, Londra/Lugano – Contatto media
Mentre il parlamento ungherese si prepara a votare, lunedì, una nuova legge che, nell’ambito dello sta-to d’urgenza, permetterebbe al governo di governare per decreto senza una supervisione significativa, senza una chiara data di scadenza e in assenza di revisioni periodiche. David Vig, direttore di Amnesty International Ungheria, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Questo progetto di legge creerebbe uno stato di emergenza permanente e incontrollato che darebbe carta bianca a Viktor Orbán e al suo governo per limitare i diritti umani. Non è questo il modo di affrontare la crisi causata dalla pandemia di Coronavirus".

 "Abbiamo bisogno di forti salvaguardie per garantire che qualsiasi misura di restrizione dei diritti umani adottata durante lo stato di emergenza sia strettamente necessaria e proporzionata, volta a proteggere la salute pubblica. Questa nuova legge non deve conferire al governo poteri illimitati, che permettano di governare per decreto oltre la pandemia".

"Durante i suoi anni in qualità di Primo Ministro, Viktor Orbán ha supervisionato una riduzione dei diritti umani in Ungheria, alimentando l'ostilità verso i gruppi emarginati e cercando di mettere a tacere le voci critiche presenti nel paese. Permettere al suo governo di governare per decreto significherebbe probabilmente accelerare questa marcia indietro".

Informazioni supplementari

I progetti per la nuova legge sono stati oggetto di critiche da parte del Consiglio d'Europa, del Parlamento europeo, dell'International Press Institute e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

Lunedì 30 marzo il Parlamento dovrebbe votare la nuova legge che prevede due disposizioni particolarmente problematiche. In primo luogo, il testo tenta di ottenere dal Parlamento che permetta al governo di governare per decreto, senza una clausola di caducità, o qualsiasi altra disposizione che garantisca che il Parlamento possa esercitare il proprio ruolo di controllo efficacemente.

In secondo luogo, la legge crea due nuovi crimini che sono in contraddizione con il diritto e le norme internazionali in materia di diritti umani. Chiunque pubblicizzi fatti falsi o distorti che interferiscono con la "protezione efficace" del pubblico - o che "allarma o agita" quel pubblico - potrebbe essere punito fino a cinque anni di carcere.

Chiunque interferisca con il funzionamento di un ordine di quarantena o di isolamento potrebbe anche vedersi infliggere una pena detentiva fino a cinque anni, una punizione che aumenta fino a otto anni se la violazione della quarantena causa dei decessi. 

Per una sintesi completa delle preoccupazioni e delle raccomandazioni si veda la dichiarazione congiunta del Comitato ungherese di Helsinki, dell'Unione per le libertà civili, dell'Istituto Eötvös Károly e di Amnesty International Ungheria:

https://www.amnesty.hu/data/file/4846-unlimited-power-is-not-the-panacea-20200322.pdf?version=1415642342